Si è svolto ieri il tavolo tra il Dipartimento XII di Roma Capitale ed il Commissario straordinario della Tecnis, Ruperto, sul futuro dell’allargamento della Tiburtina, opera ad oggi bloccata.
Al tavolo, dopo un lungo pressing, sono stati ricevuti anche i sindacati territoriali dell’edilizia Feneal Uil, Filca Cisl, Fillea Cgil, da due giorni in presidio assieme ai lavoratori sotto la sede del Dipartimento, a via Petroselli.
Il Dipartimento Sviluppo infrastrutture e Manutenzione Urbana di Roma Capitale ha fornito rassicurazioni circa la disponibilità della copertura finanziaria necessaria al riavvio delle lavorazioni e dunque al pagamento delle attività lavorative correnti eseguite dalle maestranze, assieme ai versamenti dovuti in Cassa edile, mentre il Commissario Ruperto ha reso nota la volontà di mandare a completamento l’opera, compatibilmente con le decisioni che saranno assunte oggi nel corso della riunione programmata presso il Ministero dello Sviluppo Economico.
Importanti saranno dunque gli esiti che emergeranno oggi per il futuro degli operai e dell’opera, che rischierebbe altrimenti di rimanere incompiuta. Per questo motivo lavoratori e sindacati si riuniranno in presidio sotto la sede del Ministero, mentre è fissato per lunedì 29 febbraio il tavolo tecnico tra i sindacati ed il Dipartimento XII del Comune di Roma, propedeutico alla eventuale ripresa delle lavorazioni per l’allargamento della Tiburtina.
“Possiamo ritenerci moderatamente soddisfatti delle rassicurazioni ricevute” – dichiarano Remo Vernile della Feneal Uil di Roma, Domenico Facchini della Filca Cisl di Roma, Eric Wibabara della Fillea Cgil di Roma e del Lazio – “Sia il Dipartimento XII che il Commissario Ruperto ci hanno palesato la volontà di riprendere le lavorazioni e mandare a completamento l’opera, ma occorrerà attendere gli sviluppi dell’incontro presso il Ministero sul caso Tecnis, che riguarda molti importanti cantieri sull’intero territorio nazionale, tra cui l’ampliamento della Tiburtina. Guardiamo con ansia al tavolo di domani, di cui attenderemo gli esiti in presidio assieme ai lavoratori sotto la sede del Ministero”.