Di seguito una nota di Giovanni Matta, segretario generale della Filca-Cisl Sardegna.
L’approvazione di una nuova legge urbanistica appare più che mai urgente ed indispensabile. Questo costituisce il presupposto essenziale per rilanciare il lavoro in Sardegna, specie nel settore edile.
Nel corso dell’ultimo anno avevamo ricevuto ampie rassicurazioni da parte della Giunta regionale, che entro il 2015 la Regione si sarebbe dotata di un nuovo impianto legislativo in materia urbanistica. Così non è stato e a tutt’oggi non c’è traccia di un nuovo dispositivo se non nelle dichiarazioni dell’Assessore
competente. L’assessore all’urbanistica anche recentemente ha garantito che è questione di settimane. Speriamo sia la volta buona, anche perché il settore edile sardo sta veramente agonizzando e sta trascinando verso il baratro tutta la filiera delle costruzioni. In attesa che venga prodotta una nuova legge infatti il settore sta vivendo un momento di vero e proprio sbandamento. Al crollo degli occupati infatti, costante dal 2008, che ha portato alla perdita di 28mila posti di lavoro, si somma il calo delle ore per addetto (mediamente sotto le 1000 annue) ed il crollo costante del PIL prodotto dall’edilizia. Nonostante gli annunci ed i proclami per le grandi opere, che peraltro non partono, o vengono avviate con estrema lentezza, l’edilizia stenta ad innestare una inversione di tendenza.
Ecco perché come Filca regionale chiediamo che venga messa all’ordine del giorno il varo di una nuova legge che governi il territorio sotto il profilo urbanistico. Per ammissione dei tecnici dell’Assessorato negli uffici dello stesso giacciono, in attesa di essere istruiti, proposte progettuali il cui valore ammonterebbe a circa 3,5 miliardi di Euro. Progetti che attengono a nuovi insediamenti di tipo turistico, riqualificazione urbana, miglioramenti del patrimonio abitativo esistente e via discorrendo. Se sbloccati costituirebbero una bella risposta al bisogno di lavoro che esprime la nostra comunità regionale. Un buon motivo per accelerare i tempi per dare alla Sardegna una legge attesa ormai da troppi anni e, soprattutto, per dare certezze ai piccoli e grandi investitori che si propongono di muoversi dentro il sistema produttivo sardo. Anche nella recente proposta di finanziaria 2016, nella relazione di accompagnamento viene ribadito l’impegno della Regione a favorire le condizioni di contesto per rilanciare il lavoro in Sardegna. Processo atteso da decine di migliaia di sardi, quasi 200mila, che il lavoro lo hanno perso o non l’hanno mai avuto. Per la Filca si deve iniziare dall’edilizia che, come osservano i più attenti analisti di questioni economiche, è l’unico ambito a creare lavoro subito e riverberare in modo dinamico anche su un numero significativo di settori. Perciò chiediamo alla politica sarda di dare corso agli impegni e di farlo con tempestività.