A Massa Carrara il marmo torna a macchiarsi di sangue. Venerdì pomeriggio in una segheria di marmi c’è stata una nuova vittima sul lavoro: si tratta di un operaio di 52 anni, rimasto schiacciato tra due lastre di marmo mentre stava manovrando un carro-ponte. Quando sono arrivati i soccorsi l’uomo era già morto. Domani i 2.000 addetti del settore lapideo incroceranno le braccia, non solo in segno di cordoglio nei confronti del loro collega scomparso, ma anche per chiedere interventi sulla sicurezza e per protestare contro la Regione Toscana, che ha attivato un tavolo senza coinvolgere i sindacati.
“La situazione è insostenibile – ammette Giacomo Bondielli, responsabile territoriale della Filca-Cisl di Lucca e Massa Carrara – siamo alla terza vittima in poco più di 4 mesi nel settore lapideo della provincia apuana, c’è un problema sicurezza che è necessario affrontare subito e drasticamente. Spero davvero che le istituzioni prendano in seria considerazione la nostra idea, lanciata un mesetto fa, che è quella di introdurre nel settore lapideo una sorta di ‘Patente a punti’ per le imprese, simile a quella già proposta per l’edilizia. Lo scopo di questo strumento, nelle nostre intenzioni, è di premiare le realtà virtuose e di escludere dal mercato quelle nelle quali si verificano troppi infortuni”. Meno di tre settimane fa, sempre nella provincia di Massa Carrara, un altro lavoratore era morto sul colpo dopo essere stato colpito da una perlina di filo diamantato durante le fasi di taglio di un blocco di marmo.
“Anche domani – spiega Bondielli – il settore si fermerà in segno di cordoglio per la scomparsa del lavoratore e per chiedere interventi rapidi ed efficaci. Non è la prima volta che ricorriamo allo sciopero, lo riteniamo un gesto di rispetto nei confronti della vittima e vogliamo che sulla vicenda restino accesi i riflettori, pretendiamo che si parli di sicurezza sul lavoro sempre, non soltanto quando ci sono le disgrazie”. Ad esasperare gli animi ci ha pensato la Regione Toscana, che ha istituito e già riunito un tavolo ad hoc sulla situazione, composto però solo dall’assessore alla salute Stefania Saccardi, dal direttore della Asl di Massa Carrara e dai responsabili del servizio di prevenzione. Insomma, l’assenza dei sindacati è palese e grave: “Pensare di risolvere questa emergenza con un tavolo intorno al quale non hanno posto i rappresentanti delle organizzazioni sindacali, né confederali e né di categoria, è davvero inaudito e ci indigna profondamente. Mi auguro che la Regione abbia preso un abbaglio e provveda subito a coinvolgere non solo i sindacati, ma anche la parti datoriali che rappresentano le tante aziende del marmo del territorio. È soprattutto in queste situazioni che è necessario fare gioco di squadra, fare sinergia, unire le forze per evitare tragedie come quella di venerdì e come tutte quelle avvenute negli ultimi anni, che rappresentano una vera sciagura umana e sociale”, ha concluso l’esponente della Filca.