GIUBILEO, A ROMA SVOLTA MANCATA PER L’EDILIZIA

GIUBILEO, A ROMA SVOLTA MANCATA PER L’EDILIZIA

Poteva essere l’occasione di rilancio della Capitale, invece il Giubileo della Misericordia non costituirà il trampolino di lancio  del settore delle costruzioni. I romani sognavano che i tanti cantieri infiniti fossero ultimati grazie all’opportunità lanciata da Papa Francesco il 14 marzo, ma in realtà si dovranno accontentare , di pochi interventi , quasi tutti al centro della Capitale. Si tratta per lo più di sistemazione dei marciapiedi e della pavimentazione stradale e si è deciso , per far partire le gare il prima possibile, di appaltare solo lavori sotto la soglia del milione di euro (iva esclusa ) in modo da poter assegnare le opere con procedure negoziate anziché con bandi di gara aperti che avrebbero richiesto molto più tempo .
GLI INTERVENTI PREVISTI PER IL GIUBILEO
Durante l’ultima assemblea dell’Acer, lo scorso 1 ottobre, gli industriali hanno denunciato i pochi investimenti sulla città e hanno fornito alcuni dati del settore; uno per tutti le 2mila aziende in meno negli ultimi 4 anni., 700 solamente nel 2015. La spesa per le opere pubbliche negli ultimi 4 anni a Roma è stata di 2 miliardi di euro, poca cosa rispetto ai 10 miliardi all’anno di Parigi ed il budget di Londra otto volte superiore a quello della Città Eterna. Un occasione persa per gli imprenditori per quello che poteva essere il rilancio della città. A Roma sono tante le opere avviate e mai completate o abbandonate ed in degrado, tra le altre riccordiamo la città dello sport di Tor Vergata, lo stadio Flaminio (sogno dei tifosi della Lazio ), le piscine dei mondiali di nuoto, la stazione di Vigna Clara,il velodromo dell’Eur. Per il sindacato l’ attenzione sui lavori giubilari  va puntata sulla sicurezza e sulla buona occupazione.
“La fretta a terminare i lavori per l’inaugurazione del Giubileo” dichiara il segretario generale della Filca Cisl di Roma, Marco Federiconi, “ non comporti sacrifici per i lavoratori. Gli alti ritmi di lavoro che portano molti dei lavori giubilari a orari anche notturni , con tripli turni di lavoro, non siano causa di infortuni. Per questo chiediamo sempre più controlli nel settore e riteniamo valido il sistema di controllo che Roma Capitale ha tramite l’Osservatorio sul Lavoro e sulle Condizioni del Lavoro che quotidianamente ha un’importante funzione di contrasto alle illegalità tra i cantieri pubblici di Roma Capitale. Sul tema occupazionale Federiconi non prevede un grosso aiuto dai lavori Giubilari  per l’edilizia romana: “Si tratta di lavori che durano quasi tutti 60 giorni e sono pochi cantieri con poche risorse economiche. Negli ultimi 4 anni sono stati 20mila gli occupati in meno e 15mila le ore lavorate perse , vi è bisogno di un new deal che con la collaborazione di tutte le forze permetta al settore di risollevarsi.” Per questo è importante per Federiconi l’insediamento dell’Osservatorio sugli appalti pubblici composto dalle organizzazioni sindacali Filca Cisl di Roma, Fillea Cgil di Roma e del Lazio, Feneal Uil di Roma, dall’Assessorato ai Lavori Pubblici di Roma Capitale, dal Dipartimento Sviluppo Infrastrutture e Manutenzione Urbana.
“Parti sociali ed amministrazione “ afferma Federiconi, “ collaboreranno per dare il via a una nuova stagione con un obiettivo comune: il rispetto delle regole e della legalità. Il Giubileo è stata l’occasione per iniziare un lavoro fondamentale di aiuto reciproco dei tecnici di Roma Capitale con le organizzazioni sindacali. Mi auguro inoltre che ci si preoccupi anche di far partire i lavori non solo al centro ma anche nelle periferie, sempre più abbandonate, visto che la maggior parte dei lavori del Giubileo si svolgono al centro . Gli abitanti delle periferie non possono essere considerati di serie B.” Intanto i lavori della Metro C subiscono l’ennesimo slittamento di termini: la stazione San Giovanni non sarà pronta prima dell’autunno del 2016, cioè a Giubileo praticamente finito. La Metro C dunque salta anche l’Anno Santo con buona pace di chi sperava nella linea  per collegare la periferia est della capitale alla metro A che porta a San Pietro.

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