Di seguito una nota unitaria Filca-Cisl, FenealUil, Fillea-Cgil di Roma.
Due gravissimi incidenti si sono verificati nelle scorse ore in due cantieri di Roma e provincia.
Mercoledì il crollo di un muro in un’ala dell’Ospedale San Pietro, dove si stavano svolgendo lavori di ristrutturazione, coinvolgeva due lavoratori del settore edile, uno dei quali è tutt’ora ricoverato in gravi condizioni, dopo aver subito un intervento chirurgico d’urgenza.
Ieri, 12 novembre, le conseguenze dell’ennesimo infortunio sul lavoro sono state purtroppo mortali. La vittima è un giovane operaio di 35 anni, morto schiacciato da una betoniera mentre lavorava in una villetta sulla Via Nettunense a Castelgandolfo
In questo triste “bollettino”, uscendo dalla dimensione territoriale e guardando anche a quella nazionale, non c’è quasi giorno senza che si registri nel settore edile un infortunio grave o mortale.
“La nostra attenzione su questo tema – dichiarano i Segretari Generali Anna Pallotta della Feneal Uil Roma, Marco Federiconi della Filca Cisl Roma, Mario Guerci della Fillea Cgil Roma e Lazio – che è sempre stata alta, lo è ancora di più in questo particolare momento”.
“Non ci convincono fino in fondo, infatti, – continuano i tre segretari delle tre federazioni sindacali di categoria – le letture dei dati relativi agli infortuni sul lavoro in edilizia che spesso, in modo immotivatamente ottimistico, parlano di un calo delle denunce di infortunio nel nostro settore, dimenticando però colpevolmente di mettere in relazione questi numeri con i numeri della crisi che ha colpito duramente il comparto delle costruzioni e che ha determinato quasi un dimezzamento del numero degli addetti e delle ore lavorate. Senza contare che, comunque, gli infortuni mortali, nonostante quanto detto, sono in aumento”.
La preoccupazione espressa dai Segretari dei sindacati dei lavoratori delle costruzioni è forte: “Il combinato disposto di lunghi anni di crisi che hanno letteralmente flagellato il nostro settore e la scelta compiuta, non solo dalle imprese ma anche a livello politico e legislativo, di abbassare le tutele dei lavoratori, rischia di avere delle pesanti ricadute sulle questioni relative alla salute e alla sicurezza”.