“Mentre la politica continua a consumare il suo tempo dietro alle chiacchiere e agli organigrammi, i cantieri pubblici restano al palo per colpa delle solite lungaggini burocratiche e della scarsa capacità progettuale degli enti locali”. Duro affondo del segretario generale della Filca Cisl Basilicata, Michele La Torre, che torna a sollecitare un cambio di passo per rilanciare l’edilizia e mette in guardia le istituzioni: “Se non si aprono i cantieri, perderemo molti finanziamenti”. Il sindacalista della Cisl si riferisce in particolare ai lavori di completamento dello schema idrico Basento-Bradano.
“Dire che siamo preoccupati è dire poco perché – spiega La Torre – qui sono in ballo quasi 60 milioni di euro e decine di posti di lavoro che potrebbero rappresentare una bella boccata di ossigeno per il territorio. Il ginepraio di ricorsi amministrativi che si è scatenato dopo l’aggiudicazione dell’opera ha di fatto bloccato l’avvio dei lavori e se ne riparlerà forse nel 2016. Se falle ci sono state nella procedura di aggiudicazione – continua il segretario della Filca – è perché sono sbagliate le norme sugli appalti ed è sbagliato questo meccanismo mostruoso del massimo ribasso che tanti danni ha creato e sta creando al nostro settore”.
Per La Torre “il settore delle opere pubbliche è ostaggio di un meccanismo perverso: per contrastare l’illegalità si complicano le norme e complicando le norme si paralizzano i cantieri. Bisogna spegnere questo corto circuito e semplificare la normativa sugli appalti per avere più trasparenza e più sostenibilità economica delle opere nel tempo, passando dalla logica del massimo ribasso a quella dell’offerta economica più vantaggiosa. Così i lavori dello schema idrico sarebbero già partiti”.