Manifestazione nazionale davanti alla sede centrale di Italcementi a Bergamo, un pacchetto di 24 ore di sciopero e un presidio presso la sede ministeriale che ospiterà il tavolo di confronto sugli ammortizzatori sociali: sono le iniziative messe in campo dai sindacati nazionali FenealUil, Filca-Cisl e Fillea-Cgil nella delicata vertenza Italcementi, dopo l’ennesimo incontro odierno. “Nel corso del confronto con il Coordinamento nazionale delle Rsu e la Direzione di Italcementi – riferiscono le segreterie nazionali delle tre sigle – quest’ultima si è resa disponibile a ricercare soluzioni che possano ricomprendere, nell’utilizzo degli ammortizzatori sociali, tutto il perimetro aziendale. Domani invieremo una lettera congiunta ai Ministeri dello Sviluppo Economico e del Lavoro e Politiche Sociali, per trovare un’ampia soluzione che eviti di lasciare i lavoratori scoperti, senza ammortizzatori sociali”.
Nel frattempo il Coordinamento Nazionale delle Rsu ha dato mandato alle segreterie nazionali di programmare un pacchetto di mobilitazioni che comprendono un presidio presso la sede ministeriale che ospiterà il tavolo di confronto sugli ammortizzatori sociali, un pacchetto di 24 ore di sciopero, articolate, ed una manifestazione nazionale davanti la sede centrale di Italcementi a Bergamo. “Queste due ultime iniziative – riferiscono i sindacati – saranno immediatamente attuate qualora non vi fossero risposte dai ministeri interessati entro il prossimo 10 novembre”. Da domani in tutti i siti produttivi del Gruppo, sventoleranno le bandiere di Feneal, Filca, Fillea proprio per tenere viva l’attenzione sulla vertenza. Da parte dei sindacati, infine, prosegue l’azione di coinvolgimento delle istituzioni e dei parlamentari locali, per contribuire a risolvere positivamente la vertenza e per intervenire presso i ministeri competenti per il riconoscimento di ammortizzatori sociali straordinari che ricomprendano l’intero perimetro aziendale. Nel luglio scorso Italcementi ha ceduto il 45% del Gruppo ai tedeschi di Heidelberg. In Italia lavorano circa 2.700 dipendenti.