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GRUPPO SAVIOLA, DISCO VERDE AL CONTRATTO INTEGRATIVO

GRUPPO SAVIOLA, DISCO VERDE AL CONTRATTO INTEGRATIVO

Gruppo-SaviolaHanno un nuovo contratto integrativo gli oltre 1.300 addetti del Gruppo Saviola, distribuiti in 8 stabilimenti nelle province di Mantova, Pavia, Siena, Pesaro e Treviso. I sindacati di categoria Filca-Cisl, FenealUill e Fillea-Cgil ed il Coordinamento nazionale delle Rsu, al termine di una trattativa lunghissima e complessa con la Direzione del Gruppo Industriale Mauro Saviola, hanno firmato l’atteso accordo sulla contrattazione di secondo livello. Il Gruppo, con sede a Viadana, nel mantovano, è leader nella produzione di pannelli per l’industria del mobile e di mobili in kit (realizzati con gli scarti dei pannelli). “L’intesa – spiega Luciano Bettin, della Filca nazionale – ci soddisfa particolarmente perché è assolutamente innovativa nel settore, e perché prevede benefici e vantaggi per gli addetti del Gruppo. L’ipotesi di accordo, arrivata dopo un anno e mezzo di incontri e confronti anche accesi, ha il merito di trasformare in salario variabile vecchie indennità, armonizzando i trattamenti e aprendo alla possibilità per i lavoratori di intercettare quote di salario in funzione del raggiungimento di risultati di produttività. Inoltre l’accordo provvede ad estendere gradualmente la 14esima mensilità anche ai lavoratori ai quali non veniva riconosciuta nella precedente contrattazione. Ed agli stessi lavoratori viene riconosciuto anche il premio di risultato, in forma graduale”. Un risultato ancora più importante se si considera che negli ultimi anni il Gruppo Saviola ha vissuto anche momenti difficili. “Il Gruppo – spiega Bettin – nel 2009 aveva avviato un primo piano di ristrutturazione del debito, senza risultati. Nel 2012 era subentrato un secondo piano. Dopo un biennio di ristrutturazioni, con ricadute anche sul fronte occupazionale con la perdita di oltre 100 posti di lavoro, si è provveduto ad applicare i contratti di solidarietà e a richiedere la cassa integrazione. Una prima, timida ripresa è arrivata solo nel 2013, mentre nel 2014 si sono iniziati a registrare risultati positivi sia dal punto di vista finanziario che da quello dell’esposizione con i creditori. Nello stesso anno abbiamo chiesto ai vertici del Gruppo l’avvio di un confronto per verificare la possibilità di rendere omogenei in tutti i siti produttivi dell’azienda varie indennità e trattamenti specifici, che risultavano diversificati da stabilimento a stabilimento. Questo perché erano diverse le condizioni a seconda dei periodi storici nei quali Saviola aveva proceduto ad acquisizioni ed incorporazioni di altre società. Da quel momento – prosegue il sindacalista della Filca nazionale – è iniziata una lunga ed estenuante trattativa che non ha prodotto alcun risultato, se non quello di registrare a fine anno la disdetta della contrattazione integrativa per tutte le realtà del gruppo. Il nuovo corso preteso dalle organizzazioni sindacali a partire dall’inizio del 2015 ha portato a mantenere tutte le erogazioni storiche per la durata della trattativa, senza far perdere nulla ai lavoratori. Attraverso numerosi incontri e assemblee è stata approvata la piattaforma per un nuovo contratto di secondo livello, che prevede anche la costituzione di un coordinamento nazionale e la regolamentazione delle relazioni industriali. Il 15 maggio, infine, è stato infine ratificato il protocollo per le relazioni di gruppo (Saviola, infatti, comprende anche Gms srl, Sadepan e Composad, ndr), un evento ‘storico’ perché è il primo caso di costituzione di un coordinamento nazionale delle Rsu nel settore del legno industria”. Adesso l’ipotesi di accordo passerà al vaglio delle assemblee dei lavoratori delle diverse unità operative, e dopo il via libera ci sarà la sottoscrizione dell’intesa definitiva, prevista entro il 18 settembre ma che avrà decorrenza retroattiva, dal 1° settembre 2015.

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