Incrementare le risorse umane e strumentali degli ispettorati del lavoro, verificare la congruità contributiva nei cantieri edili pubblici e privati, prevedere la partecipazione di un rappresentante del sistema bilaterale delle costruzioni nella conferenza permanente alla Prefettura di Palermo e avviare controlli sulle ditte che operano con pedane di sollevamento, in cui con sempre maggior frequenza si verificano incidenti anche mortali. Sono queste le principali proposte avanzate da Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil al delegato del Prefetto di Palermo, Francesca Cannizzo nel corso dell’incontro svoltosi ieri nella sede della Prefettura in via Cavour, a margine della manifestazione di protesta organizzata dalle sigle sindacali. “La crisi del settore edile – hanno commentato Angelo Gallo, Antonino Cirivello e Francesco Piastra rispettivamente segretari generali di Feneal Uil Palermo, Filca Cisl Palermo Trapani e Fillea Cgil Palermo – non può più essere un alibi che giustifica l’aumento del lavoro nero e il drammatico incremento delle morti bianche. Le istituzioni hanno il dovere di passare dalle intenzioni ai fatti, con interventi mirati e puntuali, primo dei quali certamente è quello di intensificare i controlli degli organismi ispettivi, che devono essere dotati di personale e di strumenti per operare”. Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil ieri hanno illustrato un’articolata piattaforma di proposte che, come dichiarano, “vengono dal basso, da chi nei cantieri opera da anni e dunque conosce a menadito le misure di sicurezza da rispettare e i modi perché ciò avvenga, le esigenze dei lavoratori e gli obblighi per le aziende”. “Siamo stanchi – concludono Gallo (Feneal Uil), Cirivello (Filca Cisl) e Piastra (Fillea Cgil) – di dover protestare per far valere diritti ovvi come quello di lavorare nei cantieri edili senza rischiare la pelle e senza essere schiavi di imprenditori avventurieri. Ci aspettiamo che le istituzioni diano seguito alle nostre proposte per iniziare a rimettere ordine nel comparto delle costruzioni”.