“IL PRIMO MAGGIO? FESTA DEI DISOCCUPATI, NON DEI LAVORATORI”

“IL PRIMO MAGGIO? FESTA DEI DISOCCUPATI, NON DEI LAVORATORI”

Di seguito una nota di Francesco Iudici, segretario generale Filca-Cisl Agrigento Caltanissetta Enna
“Primo maggio festa dei disoccupati e non dei lavoratori”. Un altro primo maggio triste, all’insegna del lavoro che manca o che tarda ad arrivare nonostante le affannose manovre del Governo nazionale, attraverso il Jobs Act, per cercare di sanare la situazione economica ed occupazionale italiana. Per molti ex lavoratori la festa del primo maggio, quest’anno, ha un colore diverso, scuro, triste, nebuloso. I dati diffusi dai media nazionali sono, infatti, catastrofici sul fronte occupazione. Una situazione critica che registra un’altissima percentuale di disoccupazione (dal 2007 al 2014 il tasso di disoccupazione è aumentata del 108 %, più del doppio rispetto alla media Europea). I dati poco confortanti mostrano l’Italia come il paese con la più alta percentuale di giovani fra i 15 e i 24 anni che non studiano e non lavorano (22% nel 2013). Il nostro Paese, e soprattutto il sud, è fra quelli che hanno subìto più danni dalla crisi degli ultimi anni con un calo dell’occupazione del 4,78% (dal 62,8 del 2007 è passata al 59,8 del 2013 e poi ancora giù al 55,7% nel 2014: un numero che è due volte superiore alla media europea del 68,4). Il tasso di occupazione è sceso sotto il 39% in tutto il territorio regionale. Noi come Filca Cisl Agrigento Caltanissetta Enna continueremo portare avanti iniziative per accendere i riflettori sull’emergenza lavoro cercando di sensibilizzare e coinvolgere opinione pubblica e istituzioni. L’obiettivo è quello di rilanciare il settore delle costruzioni, lo sviluppo dei tre territori e soprattutto il contrasto della crisi profonda dell’edilizia. L’invito alla politica ad ogni livello, sia locale che regionale e nazionale, è quello di riflettere sui motivi della profonda crisi che tarda a scomparire e di cominciare sul serio ad attivare rapidamente quante più iniziative utili a produrre sviluppo e soprattutto occupazione.

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