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AREZZO E MONTEVARCHI, GRAVI INFORTUNI IN DUE CANTIERI EDILI

AREZZO E MONTEVARCHI, GRAVI INFORTUNI IN DUE CANTIERI EDILI

Ancora due gravi infortuni in cantieri edili della Toscana. Ad Arezzo, un operaio di 37 anni ha riportato ustioni di secondo grado a mani e volto e trasportato, ancora cosciente, con il Pegaso ad un centro grandi ustionati. A Montevarchi, in provincia di Arezzo, un altro edile è precipitato da un’altezza di 7 metri, ed è in gravi condizioni. “Purtroppo – ha commentato Serafino Marino, responsabile della Filca-Cisl di Arezzo – torna alla ribalta il problema della sicurezza sul lavoro nei cantieri edili, proprio il giorno in cui viene presentata presso l’Università di Firenze, la relazione finale della ricerca svolta da tutte le parti sociali del comparto edile, sia sindacali che imprenditoriali, con il contributo della Regione Toscana, sulla percezione del rischio e della sicurezza negli ambienti di lavoro in particolare modo nei cantieri edili. Anche se i dati nelle nostre mani, sull’andamento degli infortuni sul lavoro risultano in lieve calo, questo ultimo caso ci richiama a non abbassare mai la guardia, ma continuare a lavorare sulla prevenzione e sulla cultura della sicurezza. Come sindacato siamo fortemente impegnati attraverso gli RLST (Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza Territoriali) a portare il nostro contributo all’interno dei posti di lavoro, fra i lavoratori e tutti gli artefici della sicurezza presenti in cantiere. Proprio in questi giorni, stiamo predisponendo le piattaforme contrattuali territoriali e la questione della sicurezza sul lavoro, è centrale rispetto alle nostre aspettative con la richiesta di rafforzamento del ruolo degli RLST e la loro regionalizzazione, in modo tale da potere operare in tutti i cantieri della Toscana al fine di fare quella prevenzione necessaria alla crescita culturale di tutto il settore edile”.
Sulle vicende è intervenuto anche Ottavio De Luca, segretario generale della Filca Toscana: “I gravi incidenti di Arezzo e Montevarchi dimostrano che sul fronte della sicurezza nei cantieri è necessario un giro di vite da parte delle istituzioni. È vero che anche in Toscana gli incidenti sono in calo, ma le cifre riguardano solo il lavoro dichiarato, e non tengono conto del travaso di infortuni mortali dal lavoro regolare verso il lavoro nero. Inoltre per avere un quadro completo bisognerebbe anche calcolare l’indice di frequenza, vale a dire il numero di infortuni in proporzione al numero totale degli addetti”.
“Senza un impegno costante e strutturato del governo gli sforzi compiuti grazie alle iniziative delle parti sociali corrono il rischio di essere vanificati, e non possiamo tollerare che ciò accada. Per questo, oltre a chiedere di non depotenziare il Durc, avanziamo da tempo la proposta di introdurre la Patente a punti, un sistema semplice ma efficace che garantirebbe una effettiva qualità alle imprese che accedono al mercato, attraverso idonei strumenti di qualificazione concordati tra le parti sociali”, ha concluso De Luca.
In Italia gli infortuni in edilizia sono circa il 25% del totale ed hanno un costo sociale calcolato in 5 miliardi all’anno, su 45 miliardi complessivi degli infortuni sul lavoro.

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