Adeguarsi ai cambiamenti strutturali del mercato delle costruzioni per migliorare le professionalità, ed affrontare il cambiamento nel processo lavorativo ed organizzativo. È per rispondere a queste esigenze che è nato “FOR.S.E.”, acronimo di “formare per il settore edile”. Si tratta di un progetto di formazione continua per la qualificazione degli operatori del sistema bilaterale delle costruzioni (costituito a sua volta da tre “gambe”: la formazione, con le Scuole edili, la sicurezza, con i Cpt, ed il rispetto contrattuale, con le Casse edili). Il progetto, voluto e organizzato dal Formedil nazionale, l’Ente nazionale per la formazione e l’addestramento professionale nell’edilizia, è stato presentato oggi a Roma da Massimo Calzoni ed Enzo Pelle, presidente e vicepresidente del Formedil, da Giovanni Carapella e Rossella Martino, della direzione del Formedil, e dal segretario generale della Filca-Cisl nazionale, Domenico Pesenti.
“Questa azione formativa, avviata a marzo 2014 e conclusosi un mese fa – ha spiegato Enzo Pelle, vicepresidente del Formedil e segretario nazionale della Filca – ha visto la partecipazione di ben 79 enti bilaterali, di cui 3 nazionali, 1 Formedil regionale, 57 Scuole edili, 6 Casse edili e 12 Cpt. Ai corsi, finanziati da Fondimpresa, hanno partecipato 307 partecipanti in tutta Italia, la metà delle quali donne, per un totale di 1.555 ore formative. Oltre 256mila euro le risorse impegnate. Si è trattato di un percorso utile e indispensabile- ha sottolineato Pelle – visto che lo scenario attuale del settore delle costruzioni è influenzato da un nuovo contesto normativo e sociale, che impone di intervenire affinché gli operatori del sistema bilaterale stiano al passo con i tempi”.
Il presidente del Formedil, Massimo Calzoni, ha spiegato che “il progetto FOR.S.E. ha predisposto 82 azioni formative in 16 regioni italiane, declinate in sei diverse aree tematiche, nel rispetto dei fabbisogni espressi dagli enti bilaterali di settore. In particolare le aree interessate sono state l’ambiente, la sicurezza e l’innovazione organizzativa, lo sviluppo organizzativo, l’innovazione tecnologica, le competenze tecnico-professionali, le competenze gestionali e di processo e la qualificazione e riqualificazione”.
Alla presentazione è intervenuto anche il segretario generale della Filca-Cisl nazionale, Domenico Pesenti: “Il settore sta vivendo una crisi profondissima, con oltre 800mila addetti persi dal 2008. Una crisi che non potrà non cambiare tutto lo scenario delle costruzioni. È in momenti come questi – ha ribadito Pesenti – che bisogna fare squadra a livello nazionale, impegnandoci per la difesa e la riorganizzazione del sistema bilaterale, che non vuol dire togliere autonomia ed eliminare i presidi territoriali. Nell’ultimo contratto nazionale dell’edilizia, sottoscritto a luglio dello scorso anno – ha ricordato il segretario generale della Filca – è indicato proprio questo: bisogna pensare in ambito nazionale, non solo per il calo delle risorse ma anche perché dobbiamo porci l’obiettivo di costruire un sistema bilaterale moderno e valido per tutti. Riorganizzare, ovviamente, non si tradurrà in una riduzione dell’attività, o nel taglio dei servizi offerti agli associati, ma viceversa offrirà loro un supporto sempre più presente e utile. Questo progetto formativo – ha concluso Pesenti – si è rivelato di fondamentale importanza perché oggi l’edilizia non è più sinonimo di cementificazione, ma di qualità del costruito, di risparmio energetico, di riqualificazione del tessuto urbano. Cavalcare queste novità è un nostro dovere, per il bene non solo del settore e dei suoi addetti al lavoro ma dell’intera collettività”.