“IN LOTTA PER IL FUTURO!” – Decine di migliaia di lavoratori edili hanno manifestato in tutta Italia uniti dallo slogan “In lotta per il futuro!”. Da Aosta a Ragusa, da Bolzano a Cosenza, in tutte le regioni italiane si sono svolti cortei, presidi e sit-in, nella giornata della mobilitazione indetta da Filca, Feneal e Fillea per chiedere interventi rapidi e certi per il settore delle costruzioni, in lenta agonia da 6 anni con 800mila posti di lavoro persi e un calo degli investimenti del 50%.
“Il settore sta letteralmente scomparendo”, ha detto senza usare mezzi termini il segretario generale della Filca-Cisl, Domenico Pesenti, intervenendo al presidio di Roma, davanti al ministero delle Infrastrutture. “Le nostre proposte per salvare il comparto ed evitare un’ulteriore emorragia di posti di lavoro sono chiare e fattibili: bisogna investire in un’edilizia sostenibile e di qualità, per invertire la marcia rispetto alla cementificazione dei decenni scorsi e per ridare speranza alle 800mila famiglie dei lavoratori edili che hanno perso il posto dall’inizio della crisi. Rilanciare le costruzioni per ricostruire l’Italia – ha aggiunto Pesenti – non è solo uno slogan o un gesto di responsabilità verso i nostri associati, ma un vero atto d’amore per la nostra nazione, perché chiediamo che ci siano interventi seri e celeri per mettere in sicurezza il territorio, devastato da nord a sud dagli eventi atmosferici ma soprattutto dall’incuria e dall’assenza di interventi. Oltre al completamento delle tante infrastrutture bloccate, chiediamo la messa in sicurezza del già costruito, interventi per il risparmio energetico e per la diffusione di costruzioni antisismiche. Inoltre la ripresa delle costruzioni, settore che rappresenta circa l’11% del Pil nazionale, sarebbe un vero toccasana per l’intera economia italiana”.
Pesenti si è anche soffermato sul tema dell’età pensionabile: “Il governo deve agevolare l’anticipazione del pensionamento per i lavoratori edili e per tutti quei lavori fisicamente pesanti e usuranti. È una questione di pericolosità sul lavoro e di sostenibilità della fatica”, ha sottolineato il segretario generale della Filca. Intanto la risposta del governo non si è fatta attendere: il ministro delle Infrastrutture, Maurizio Lupi, ha annunciato che incontrerà i segretari generali di Filca, Feneal e Fillea il prossimo 9 dicembre. “In quell’occasione – ha spiegato Pesenti – illustreremo al ministro le nostre proposte, sperando davvero che il governo intenda investire sul settore, a tutto vantaggio non solo degli addetti ai lavori ma dell’intera collettività”.
Sulla crisi delle costruzioni è intervenuto anche il segretario confederale della Cisl, Luigi Sbarra: “Serve un piano straordinario di investimenti nelle opere pubbliche, nelle infrastrutture, nella messa in sicurezza del territorio, capace di impiegare progetti e risorse per ridare prospettiva al settore e certezze di occupazione ai lavoratori, combattendo l’odioso fenomeno del lavoro nero e sommerso. È necessario, inoltre – ha concluso Sbarra – migliorare il quadro delle verifiche e dei controlli in materia di mercato del lavoro ed è fondamentale avviare una regolamentazione rigorosa degli appalti pubblici mediante interventi orientati a trasparenza ed a qualità del lavoro e delle imprese”.
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#inlottaxilfuturo
“In questi sei anni di crisi drammatica – si legge nel documento dei sindacati – sono andati in fumo 800mila posti di lavoro, c’è stato un calo del 47% di investimenti in opere pubbliche, e si registra una pericolosa crescita di lavoro irregolare, nero, delle false partite Iva e dell’illegalità e delle infiltrazioni mafiose negli appalti. Di fronte a questa situazione i governi NON hanno attuato concrete ed efficaci politiche per rilanciare il settore, riportando indietro di trent’anni l’orologio del settore delle costruzioni. INDIETRO DI TRENT’ANNI per fatturato, investimenti pubblici, occupati, ma anche per irregolarità del lavoro, illegalità, infiltrazioni mafiose nel sistema degli appalti e assenza di un organico ed equo sistema fiscale sul settore immobiliare.
QUELLE LANCETTE DEBBONO TORNARE A CORRERE! Il settore delle costruzioni deve tornare al passo con il futuro del paese. C’è bisogno di UN NUOVO MODELLO DI SVILUPPO basato sulla qualità dell’impresa, del lavoro e dei prodotti, sulla sostenibilità ambientale ed il risparmio energetico, sulla messa in sicurezza dai rischi naturali, sull’abbandono della cementificazione selvaggia, sul recupero del patrimonio esistente e sulla riqualificazione urbana.
Per questo servono politiche economiche e scelte di campo precise da parte del Governo.
Chiediamo al governo:
- maggiori e reali investimenti pubblici: opere infrastrutturali utili e messa in sicurezza del territorio
- politiche industriali per la sostenibilità: ecoincentivi strutturali e riorganizzazione produttiva delle imprese
- appalti e regolazione del mercato: adeguamento alle norme europee, trasparenza, qualificazione delle imprese
- sicurezza sul lavoro: rafforzamento dei controlli e delle sanzioni, patente a punti, formazione e ruolo degli enti bilaterali nella prevenzione
- regolarità e legalità: innalzamento del contrasto e della prevenzione, norme in materia di falso in bilancio e autoriciclaggio, consolidamento del durc, con l’estensione alle verifiche di congruità
- ammortizzatori sociali: garanzia effettiva ed universale estensione, pari dignità al lavoro edile
- pensioni: modifica alla legge Fornero, compensazioni per chi, come gli edili, hanno discontinuità produttiva
- Tfr: nessuna penalizzazione fiscale del tfr e della previdenza integrativa
LE INIZIATIVE REGIONALI
ABRUZZO
29 novembre, Pescara – Presidio presso la Regione con richiesta di incontro
BASILICATA
Potenza – Presidio presso la Prefettura e incontro con il Prefetto
CALABRIA
Cosenza – presidio presso la Direzione regionale Anas
CAMPANIA
Napoli – Sciopero generale di 8 ore con corteo cittadino e comizio
FRIULI VENEZIA GIULIA
Trieste – Presidio presso la Regione
EMILIA ROMAGNA
Bologna – Assemblea regionale presso la Scuola Edile
LAZIO
Roma – Ministero delle Infrastrutture (Piazzale di Porta Pia), ore 9:30.
Saranno presenti i segretari generali nazionali di Filca-Cisl, Domenico Pesenti, Feneal-Uil,Vito Panzarella, e Fillea-Cgil, Walter Schiavella.
LIGURIA
Genova – Presidio presso la Prefettura
LOMBARDIA
Milano – Presidio davanti la sede della Regione Lombardia, il giorno 27 novembre 2014, dalle ore 9.00 alle ore 12.00.
MARCHE
Fabriano- Assemblea pressi i cantieri Quadrilatero
MOLISE
Isernia – Palazzo del Governo, ore 9:00.
COMUNICATO STAMPA
PIEMONTE
Torino – Lingotto Fiere (via Nizza 294), ore 9:30.
I NUMERI DELLA CRISI E LE PROPOSTE
PUGLIA
BARI – Sit-in presso la Prefettura a partire dalle 10:00. A seguire conferenza stampa e incontro con il Prefetto di Bari.
COMUNICATO STAMPA – I NUMERI DELLA CRISI
SARDEGNA
Nuraghe Losa Abbasanta (Oristano) – Presidio a partire dalle 9:30.
SICILIA
Presidio nei cantieri delle opere stradali ferme: Rosolino – Modica e Ragusa – Catania (tratto della Siracusa-Gela).
TOSCANA
Grosseto – Presidio presso la Prefettura (piazza F.lli Rosselli), ore 10:30.
COMUNICATO STAMPA
TRENTINO ALTO ADIGE
Bolzano- Presidio davanti alla sede Rai
UMBRIA
Orvieto – Ore 10:00. Interverrà anche il sindaco della città, Giuseppe Germani.
VALLE D’AOSTA
Aosta – Presidio in Place des Franchises, dalle 9:00 alle 12:00.
COMUNICATO STAMPA
VENETO
Venezia – Ore 9.30: concentramento in piazzale Roma. A seguire, corteo fino a Campo San Maurizio.
Interventi dei Segretari regionali di Feneal – Valerio Franceschini, Filca – Salvatore Federico e Fillea – Leonardo Zucchini.
Al termine: incontro della delegazione sindacale con il Prefetto di Venezia, Domenico Cuttaia.
COMUNICATO STAMPA