Accelerare le procedure per la cantierizzazione delle opere di completamento dello schema idrico Basento-Bradano. Lo chiede il segretario generale della Filca Cisl Basilicata, Michele La Torre, che teme ulteriori ritardi e mette in guardia dal rischio di un nuovo stop se non dovesse essere rispettato il termine del 31 dicembre posto dal governo come condizione per il finanziamento dell’opera. Il segretario del sindacato edili della Cisl chiede lumi alla Regione per conoscere lo stato di avanzamento delle procedure di assegnazione dei lavori.
“Vogliamo capire se l’unica opera lucana delle oltre trenta incompiute censite contenuta nel decreto è cantierabile nei tempi stabiliti dal governo e se dobbiamo aspettarci un altro disimpegno delle risorse per colpa di una macchina burocratica lenta e inefficiente”. La Torre chiede la convocazione dell’osservatorio regionale sulle opere pubbliche “per fare chiarezza e assicurare il necessario livello di condivisione con le parti sociali”.
Il segretario della Filca si dice però critico sulla restante parte del decreto sblocca-Italia. “Alla nostra regione – accusa La Torre – vanno solo le briciole e con le briciole non si può invertire la rotta di un settore come quello delle costruzioni che negli anni della crisi ha subito una contrazione senza precedenti in termini di fatturato e ha perso la metà degli occupati. Di questo passo ci vorranno non anni ma decenni per tornare ai livelli pre-crisi”.
Per il segretario della Filca “nel decreto non c’è traccia dell’allentamento del patto di stabilità per i Comuni, unica soluzione per rimettere in circolo un po’ di risorse, e lo stesso piano scuola appare del tutto insufficiente alla ripresa del settore. Non possiamo dunque stare sereni – conclude La Torre – e non lo saremo fino a quando il rilancio delle costruzioni e del suo articolato indotto non diventerà la prima leva per il rilancio della crescita e del lavoro”.