ROMA, SI RIACCENDE LA PROTESTA NEI CANTIERI DELLA METRO C

ROMA, SI RIACCENDE LA PROTESTA NEI CANTIERI DELLA METRO C

Incrociano le braccia i lavoratori della Co.Ge.Di. Srl, società affidataria impegnata nella realizzazione della terza linea di trasporto metropolitano della Capitale, per rivendicare gli stipendi di luglio e agosto, ad oggi non ancora liquidati.
Da una settimana i lavoratori dell’affidataria sono in stato di agitazione ma finora alle loro rivendicazioni sono state offerte in risposta solo false promesse. La società Co.Ge.Di. Srl, attualmente in Prodi bis, è in crisi e non è in grado di pagare i propri operai. I lavoratori, riunitisi in assemblea con le organizzazioni sindacali di categoria Feneal Uil Roma, Filca Cisl Roma, Fillea Cgil Roma, hanno così richiesto in via solidale, con relativo blocco dei Sal, al Consorzio Metro C, come previsto dalla legge, il pagamento delle rispettive retribuzioni. A tale obbligo di legge il Consorzio Metro C non si è presa alcuna responsabilità e per questo motivo gli operai  non stanno percependo quanto loro dovuto. Se questa mattina a fermarsi sono stati esclusivamente i lavoratori della Co.Ge.Di. Srl, ormai esasperati, il problema dei ritardi nell’erogazione degli stipendi è però comune a numerose altre ditte impegnate nei lavori per la costruzione della linea metropolitana. Come già accaduto in passato, la protesta rischia quindi di divampare e di allargarsi a macchia d’olio, a dispetto dei recenti proclami politici sugli stanziamenti e proprio a ridosso dell’inaugurazione della prima corsa.
La situazione dei lavoratori Co. Ge.Di Srl, e più ampiamente il problema dei sistematici ritardi nell’erogazione degli stipendi, rappresentano d’altro canto un tema centrale nella richiesta d’incontro avanzata dalle Segreterie provinciali delle tre sigle sindacali – Feneal Uil, Filca Cisl, Fillea Cgil – al Comune di Roma e a Roma Metropolitane.
Promesse, proclami e ipotesi di prolungamento del tracciato della linea mentre ai lavoratori non viene garantito nemmeno lo stipendio. Siamo alle prese con il solito teatrino. Perché le lavorazioni vengono assegnate a società che probabilmente non hanno capacità organizzative e finanziarie adeguate? Il Consorzio dimentica, o finge di dimenticare, l’accordo integrativo dell’aprile 2008 in materia di eventuali anomalie relative alle società affidatarie?”- si domandano Stefano Costa della Feneal Uil Roma, Simone Danna della Filca Cisl Roma, Diego Piccoli della Fillea Cgil Roma – “Ancora una volta le grandi società del Consorzio Metro C non assolvono i loro obblighi di tutela, mettendo a rischio il proseguimento dell’opera, dimostrandosi più attente ai ricavi che all’interesse collettivo secondo il consueto paradigma della socializzazione delle perdite e della privatizzazione degli utili. La protesta proseguirà anche domani e i lavoratori rimarranno in sciopero fino a quando gli stipendi non saranno stati pagati per intero”.
 

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