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GRUPPO RDB, LUNEDI’ 8 ORE DI SCIOPERO

GRUPPO RDB, LUNEDI’ 8 ORE DI SCIOPERO

Uno sciopero di 8 ore in tutti gli stabilimenti del Gruppo RdB per lunedì 30 giugno prossimo, con corteo e manifestazione dei lavoratori a Piacenza, che si concluderà con un’assemblea pubblica davanti al Palazzo della Prefettura. Si fa sempre più duro lo scontro tra i vertici del Gruppo, che realizza sistemi costruttivi e componenti per l’edilizia, e le organizzazioni sindacali di categoria Filca-Cisl, Feneal-Uil e Fillea-Cgil. La mobilitazione è stata decisa dal Coordinamento Nazionale delle Rsu e dai sindacati nazionali e territoriali, perché ad un mese dalla scadenza del programma di amministrazione straordinaria, ci sono oltre settecento lavoratori del Gruppo che attendono risposte e certezze sul loro futuro. “Oggi – spiegano Riccardo Gentile e Luciano Bettin, segretario e operatore della Filca-Cisl nazionale – attraversiamo una fase di grave incertezza perché non è stata ancora concordata la proroga trimestrale dell’amministrazione straordinaria. Eppure attraverso questo strumento il ministero dello Sviluppo economico aveva favorito la via del rilancio aziendale, piuttosto che la messa in liquidazione o il fallimento. Gli stessi Commissari straordinari hanno reso pubblici i dati che dimostrano le potenzialità dell’azienda, il valore e la qualità delle sue produzioni, il patrimonio delle professionalità ancora presenti. Si è passati dal blocco delle attività in tutti gli stabilimenti, alla ricostruzione di una rete di vendita che ha permesso in questo recente periodo di acquisire circa 22 milioni di ordini e fatturato nel prefabbricato e alla ripresa della produzione di Gasbeton nello stabilimento di Volla (Napoli) e di mattoni faccia a vista a Borgonovo (Piacenza), con ulteriori 8 milioni di ordini acquisiti. Adesso – concludono Gentile e Bettin – siamo in attesa di una celere convocazione al Mise, anche perché il ricorso all’amministrazione straordinaria ha rappresentato per la Rdb non una semplice procedura amministrativa o finanziaria, ma un’occasione di rilancio dei territori e una garanzia produttiva e occupazionale che deve avere una continuità in futuro”.

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