GRUPPO FERRETTI, I SINDACATI PROCLAMANO 8 ORE DI SCIOPERO

GRUPPO FERRETTI, I SINDACATI PROCLAMANO 8 ORE DI SCIOPERO

Il coordinamento delle rappresentanze sindacali del gruppo Ferretti ha deciso di proclamare lo stato di agitazione e un primo pacchetto di 8 ore di sciopero di tutte le maestranze del gruppo. Le prime 4 ore saranno effettuate lunedì 4 febbraio (ultime 4 ore del turno di lavoro). La mobilitazione è stata organizzata per protestare contro l’annunciata chiusura dello stabilimento di Forlì. Di seguito il comunicato del Coordinamento Nazionale Feneal Uil, Filca Cisl, Fillea Cgil per il Gruppo Ferretti.
Il 28 gennaio 2014 è proseguito il confronto tra Direzione Aziendale Ferretti SpA e Fillea, Filca e Feneal sulla revisione del Piano Industriale.
L’incontro serviva ad approfondire , con maggiore puntualità, nel merito il nuovo piano aziendale che prevederebbe, in particolare, la chiusura dello stabilimento produttivo di Forlì.
Nell’esposizione dell’Azienda hanno trovato conferma i dubbi espressi dalle Organizzazioni Sindacali di categoria fin dal primo incontro. Infatti, quasi tutti  i risparmi di costi industriali ottenuti nel corso del 2013 derivano dagli accordi sindacali sottoscritti che, partendo dalla salvaguardia occupazionale hanno, tuttavia, consentito una forte razionalizzazione dell’attività produttiva; degli 80 milioni di euro di investimenti previsti per i 5 anni del piano industriale ne sono stati effettuati solo 9 milioni, mentre tutti gli investimenti produttivi per rendere efficienti e sicuri gli stabilimenti in Italia sono rimasti semplicemente sulla carta.
L’Azienda, infine, ha illustrato nel dettaglio gli ipotizzati risparmi che deriverebbero dalla chiusura del sito di Forlì, a regime ammonterebbero a 4,5 milioni di euro, di cui 3 dalla determinazione di 53 esuberi di personale nel gruppo e solo 1,5 di risparmio sui costi fissi del cantiere di Forlì.
Appare pertanto evidente la sproporzione abnorme tra gli obiettivi che l’azienda si prefigge, in termini di compressione dei costi, e le conseguenze occupazionali e sociali  (150 pseudotrasferimenti: 70 a La Spezia e 80 a Cattolica/Mondolfo) che tali scelte determinirebbero.
Dopo il confronto con l’Azienda, nel corso della giornata,  si è  anche riunito il coordinamento sindacale nazionale di gruppo,  che ha manifestato una grande unità e compattezza sulle posizioni da tenere nell’ambito della vertenza e sulle conseguenti iniziative da intraprendere a sostegno:

  • Il confronto con l’Azienda è coinvolge tutti I lavoratori del gruppo, la chiusura dello lo stabilimento di Forlì, ignorando tutti gli impegni assunti nel corso dei mesi scorsi,  vorrebbe dire la messa in discussione di tutti gli assetti produttivi del gruppo;
  • L’azienda ha assunto, più volte, l’impegno ad utilizzare tutti gli ammortizzatori sociali disponibili prima di considerare interventi che abbiano conseguenze sull’occupazione. gli ammortizzatori sociali sono ancora tutti a disposizione dell’Azienda e devono essere utilizzati per affrontare la difficile situazione di mercato;
  • Nei mesi scorsi diversi lavoratori hanno manifestato la volontà di aderire alla procedura di mobilità volontaria e incentivata ancora in corso, questo consentirebbe all’Azienda la riduzione concordata dei costi;  anche per questa via potrebbe esserci una soluzione non traumatica per i lavoratori;
  • Mentre si pensa alla chiusura dello stabilimento di Forlì ci sono ancora numerose attività che vengono effettuate all’esterno del gruppo o affidate in appalto, in una fase di contrazione delle attività avrebbe senso concentrare alcune di queste lavorazioni sullo stabilimento di Forlì.

Il coordinamento di gruppo pertanto ritiene che ci siano tutte le condizioni per avviare una vera discussione sulla revisione del piano industriale e respinge con forza l’impostazione dell’azienda che mette inutilmente in discussione tanti posti di lavoro (camuffandoli con dei trasferimenti).
Il coordinamento delle rappresentanze sindacali del gruppo Ferretti ha deciso di proclamare lo stato di agitazione e un primo pacchetto di 8 ore di sciopero di tutte le maestranze del gruppo. Le prime 4 ore saranno effettuate lunedì 4 febbraio (ultime 4 ore del turno di lavoro).
Poiché il prossimo incontro già calendarizzato con l’azienda si terrà il 5 febbraio p.v. a conclusione dello stesso sarà deciso come utilizzare le restanti 4 ore di sciopero e le altre iniziative che saranno ritenute opportune.
Le lavoratrici ed i lavoratori di Forlì decideranno in assemblea le ulteriori modalità di lotta in aggiunta a quanto deciso dal coordinamento di gruppo.

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