Il prossimo mercoledì 23 ottobre (ore 10:30) presso la sede nazionale ANCE (via Guattani 16, Roma) riprenderà, in seduta plenaria, la trattativa con ANCE e Coop per il rinnovo del Contratto nazionale, scaduto 10 mesi fa.
“Sarà certamente un’occasione importante per comprendere se, dopo dieci mesi dal suo avvio, esiste la concreta volontà a procedere speditamente per portare tale trattativa ad una positiva conclusione”, commenta Franco Turri, segretario nazionale della Filca-Cisl.
“I segnali non sono incoraggianti – spiega Turri – perché ANCE e Coop si attardano in una loro lacerante discussione interna, che ha impedito fino ad ora ad esse di rappresentare una loro posizione coerente con una precisa visione strategica.
Viene, invece, continuamente sottoposto alla nostra valutazione, il chiaro risultato di una loro mediazione interna dentro cui, però, almeno fino ad ora sta prevalendo una concezione del settore, che riteniamo del tutto sbagliata, secondo cui l’innegabile crisi che stiamo attraversando può essere risolta soltanto riducendo drasticamente i costi del lavoro. Un esempio per tutti è l’inaccettabile proposta sull’APE, l’Anzianità Professionale Edile, ridimensionando e snaturando la nostra bilateralità ed aumentando smisuratamente quelle forme di lavoro flessibile senza garanzie per la conservazione dei diritti dei lavoratori”.
“Feneal-Uil, Filca-Cisl e Fillea-Cgil – sottolinea il segretario nazionale della Filca – stanno contrastando fortemente questa visione del settore e stanno argomentando, sulla base di quanto lucidamente suggerito nella piattaforma contrattuale, l’opportunità di puntare a risolvere la crisi sul piano dei rapporti concertativi ed istituzionali e di utilizzare correttamente i nostri istituti contrattuali, a cominciare dalla bilateralità, opportunamente efficientata e semplificata, per indirizzare il settore verso la possibile ripresa”.
I tre sindacati, a conclusione dell’Attivo dei quadri e dei delegati tenuto a Roma lo scorso 1° ottobre, hanno già proclamato lo stato di mobilitazione del settore, attivando in tutti i territori una capillare campagna di Assemblee dei lavoratori. In base all’esito della seduta plenaria del prossimo 23 ottobre, saranno valutate eventuali conseguenti iniziative .