Una giornata di studi e un patto per una nuova organizzazione. La Fai e la Filca del Veneto non si fanno cogliere di sorpresa dal percorso di unificazione delle due categorie e gettano, prime in Italia, le basi per andare a formare quella che potrebbe chiamarsi “Federazione del Territorio e dello Sviluppo Sostenibile”. Il gruppo dirigente delle due categorie si è ritrovato il 9 ottobre nell’abbazia di Praglia, a Teolo (Padova), per una giornata di studi dedicata al processo di riorganizzazione che porterà alla nascita della macrocategoria del territorio e dello sviluppo sostenibile. Erano presenti Franca Porto, Segretaria Generale USR Cisl Veneto, Augusto Cianfoni, Segretario Generale Fai Cisl Nazionale e i Segretari Generali regionali della Fai e della Filca del Veneto, rispettivamente Onofrio Rota e Salvatore Federico.
In Veneto l’idea della fusione Fai Filca non coglie di sorpresa le due categorie che, specialmente nell’ultimo anno, hanno avuto molteplici occasioni di collaborazione, tanto che alcune iniziative, come la Festa del Socio, stanno diventando appuntamenti ricorrenti.
“Per la completa realizzazione del percorso di unificazione servirà uno sforzo di reciproca comprensione e adattamento – spiegano Onofrio Rota, Segretario Generale della Fai Cisl del Veneto e Salvatore Federico, Segretario Generale della Filca Cisl del Veneto -, del resto nessun cambiamento può avvenire senza la maturazione di una precisa volontà e l’esercizio di un serio impegno. Il cambiamento sarà positivo solo se si riuscirà a ricomporre, in una nuova rilettura di conoscenze ed esperienze, quanto di meglio le due categorie hanno prodotto e sanno produrre, il tutto per affrontare in maniera efficace le nuove sfide del mondo del lavoro. In quest’ottica l’attenzione andrà posta su ciò che andremo a costruire e, più in generale, non su ciò che ci separa e differenzia, ma su ciò che ci unisce e ci avvicina. L’unificazione non potrà che essere, allora, il risultato ultimo della maturazione di una comune volontà focalizzata e diretta verso obiettivi chiari e definiti”.
Quattro, in particolare, gli ambiti su cui Filca e Fai del Veneto stanno lavorando per rendere più grande e meglio organizzata la futura Federazione: formazione, presenza capillare sul territorio, proselitismo, potenziamento dei servizi di assistenza agli iscritti e quelli legati alla vertenzialità.
Con la giornata formativa del 9 ottobre, Fai e Filca del Veneto hanno iniziato ad impostare un confronto che dovrà poi continuare con riunioni congiunte delle segreterie provinciali (allargate anche agli operatori) nelle quali potranno sostanziarsi veri e propri progetti operativi territoriali da realizzare assieme in quelle aree in cui si siano individuati opportuni spazi operativi. Su questo tema non basta allora un discorso a livello nazionale e nemmeno solo a livello regionale, il confronto e le modalità operative devono essere trovate anche nei territori. L’unico modo per prevedere il futuro è infatti quello di progettarlo e un buon progetto si basa sulla valutazione di tutti gli aspetti a tutti i livelli.