Volantinaggi, presidi, occupazioni simboliche, scioperi e “scioperi al contrario”: si svolgerà domani in tutte le regioni italiane la mobilitazione del settore delle costruzioni, sotto lo slogan eloquente “Ripartiamo!”. Da nord a sud sono tantissime le iniziative in programma, attraverso le quali Filca-Cisl, Feneal-Uil e Fillea-Cgil intendono raccontare l’agonia del settore delle costruzioni, che rappresenta oltre l’11% del Pil nazionale, e chiedere al governo un tavolo straordinario di crisi ed interventi immediati per aprire piccoli e grandi cantieri.
Ieri la mobilitazione è stata presentata alla stampa, alla presenza dei segretari generali di Feneal e Fillea, Massimo Trinci e Walter Schiavella, e del segretario nazionale della Filca, Franco Turri. “L’edilizia più di ogni altro settore può fare da traino per la ripresa – ha detto quest’ultimo – ma bisogna fare in fretta perché si corre il rischio che scompaia un intero comparto industriale, che dall’inizio della crisi ha già perso oltre 550mila addetti”.
Le iniziative regionali, che si inseriscono nella più ampia mobilitazione unitaria confederale che culminerà con la manifestazione nazionale del 22 giugno, serviranno anche per chiedere a gran voce il rinnovo del contratto dell’edilizia, scaduto il 31 dicembre scorso. “Insieme a Feneal e Fillea – ha spiegato Turri – abbiamo redatto una piattaforma comune e ci siamo presentati compatti ai confronti con le controparti. I punti di divergenza, però, sono ancora tanti, e molte posizioni delle parti datoriali appaiono irricevibili, a cominciare dalla messa in discussione dei meccanismi consolidati di erogazione dell’anzianità professionale edile. È necessario però dare un’accelerata alla trattativa per assicurare ai lavoratori dell’edilizia un contratto caratterizzato dai temi della qualità del lavoro, della sua valorizzazione e della sua retribuzione”.
Tra le richieste dei sindacati degli edili, inoltre, ci sono il rafforzamento dell’impianto delle regole, per favorire l’impresa sana e di qualità ed estromettere le imprese irregolari e illegali dal sistema degli appalti e dal mercato; l’avvio di migliaia di piccole opere cantierabili da subito, scegliendo la strada del superamento dei vincoli al patto di stabilità; gli investimenti per opere infrastrutturali utili ed un piano straordinario di opere ed interventi per la messa in sicurezza del territorio dai rischi sismico ed idrogeologico, nel segno della sostenibilità sociale ed ambientale.
RIPARTIAMO! ECCO TUTTE LE INIZIATIVE REGIONALI
VAL D’AOSTA
PIEMONTE –comunicato –manifesto
LOMBARDIA –comunicato –piattaforma –volantino
VENETO –volantino
FRIULI VENEZIA GIULIA
BOLZANO
TRENTO
LIGURIA –volantino Genova –volantino Imperia –volantino La Spezia –volantino Savona
EMILIA-ROMAGNA –sciopero al rovescio
MARCHE –comunicato –piattaforma –programma
TOSCANA –documento
LAZIO –programma –manifesto
UMBRIA –volantino
ABRUZZO
CAMPANIA
MOLISE
BASILICATA –programma –volantino
PUGLIA –manifesto
CALABRIA –volantino
SICILIA –manifesto –comunicato stampa –comunicato Agrigento –comunicato Caltanissetta –comunicato Enna
SARDEGNA –comunicato –piattaforma