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“IL VENETO A TUTTI I VENETI!”

“IL VENETO A TUTTI I VENETI!”

Pubblichiamo di seguito la lettera aperta dei segretari generali della Fai-Cisl e della Filca-Cisl del Veneto, rispettivamente Onofrio Rota e Salvatore Federico.
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Prima i veneti. I veneti che conoscono la fatica e l’impegno del lavoro, i
veneti che conoscono la solidarietà e la capacità “di contribuire al benessere
collettivo condividendo lingua, valori costituzionali, doveri civici e di legge del
nostro paese” (Giorgio Napolitano); i veneti di cui fanno parte le persone che da
generazioni vivono in questa terra; persone che sono qui solo da qualche, o solo
da una, generazione; persone che hanno compiuto, loro stesse, il viaggio che le
ha condotte nella nostra regione.
Le Categorie Cisl dell’edilizia, Filca, e dell’agroalimentare-ambientale,
Fai, del Veneto contano tra i propri iscritti percentuali estremamente elevate di
lavoratori migranti (italiani e stranieri), persone inserite nell’ambiente di lavoro
e nell’ambiente di vita, persone i cui figli frequentano le nostre scuole, persone
che contribuiscono con il proprio lavoro allo sviluppo del nostro Paese, con le
tasse pagate al finanziamento dello Stato, con i contributi pagati all’erogazione
delle pensioni. Persone che con la diversità della loro cultura contribuiscono
all’arricchimento e all’evoluzione del nuovo pensiero italiano nel mondo
globalizzato. Persone a cui è diretta la nostra tutela a prescindere dal luogo di
nascita con la sola discriminante del rispetto della legalità, a prescindere dal
luogo di nascita.
Vogliamo comunicare il nostro plauso verso la scelta del primo ministro
migrante della storia italiana che consente di portare la rappresentanza anche di
questi nuovi cittadini e residenti nel massimo organismo esecutivo di Governo
e che avvicina l’Italia ai Paesi europei per la capacità di accoglienza e di
giustizia sociale. Esprimiamo altresì la nostra soddisfazione perché il nuovo
ministro è donna e giovane – rispetto alle consuetudini italiane – ovvero incarna
la rappresentanza e la voce di tre minoranze sino ad ora in gran parte ignorate
dai precedenti governi: giovani, donne, migranti.
Vogliamo stigmatizzare gli attacchi strumentali e pregiudiziali che sono
stati diretti al Ministro Cecile Kyenge.
A chi governa la nostra Regione, ed ha attribuito al nuovo Ministro per
l’integrazione la responsabilità morale di una violenza carnale, avvenuta nei
giorni scorsi (in quanto sono indagate due persone straniere), tanto da invitarla
a prendere atto di persona del dramma, vogliamo ricordare, che il 69,7% degli
stupri in Italia, è opera del partner e che nel caso di violenza di genere l’autore è
il marito nel 48%dei casi, il convivente nel 12% o l’ex nel 23%.
Ci sembra si voglia trascurare la portata del fenomeno per usare a
proprio vantaggio un singolo caso ignorando e offendendo, in tal modo, tutte le
donne che ogni giorno subiscono violenza dagli “onorati cittadini italiani”. Ci
sembrerebbe patetico, se non fosse offensivo, che un Ministro perché di origine
straniera e Cittadina italiana debba ritenersi responsabile di quest’atto,
riteniamo invece che proprio quest’atto sia stato strumentalizzato
elettoralmente, ad ulteriore danno soprattutto della vittima (posta sotto i
riflettori della stampa), per l’ennesima operazione di demonizzazione
dell’essere straniero.
Come Fai Cisl e Filca Cisl Veneto non vogliamo limitarci alla
stigmatizzazione di quest’ennesima trovata elettorale (di pessimo gusto) ma
vogliamo proporre una campagna di sensibilizzazione per superare questa
cultura dell’odio e dell’ignoranza che è stata a lungo fomentata nella nostra
regione. Sottolineiamo il fatto che il diritto alla cittadinanza va meritato
attraverso il rispetto della Costituzione, delle leggi, dei contratti che sono a
fondamento della nostra coabitazione, a prescindere dalle coordinate
geografiche del luogo di nascita. Gli evasori, i corrotti, coloro che sfruttano le
tasse pagate dalle persone oneste per la propria ambizione e arricchimento,
coloro che hanno responsabilità di governo e guardano al sé invece che al Paese,
non meritano quella cittadinanza a cui hanno pieno diritto di accedere i
lavoratori e le lavoratrici, nostri Soci, che adempiono tutti gli oneri richiesti
dallo Stato e chiedono solo di essere riconosciuti come cittadini italiani.
Vogliamo compiere questa campagna di opinione per sensibilizzare i
nostri concittadini verso il fatto che devono temere chi crea loro danno e non
chi contribuisce alla finanza dello Stato e degli enti locali e assicura avvenga il
pagamento delle pensioni e degli ammortizzatori sociali. Non sono questi
ultimi a costituire un pericolo ma chi si arricchisce impoverendo e spesso
lasciando senza reddito, lavoratori e pensionati onesti, con l’evasione e
l’elusione aprendo la strada all’illegalità diffusa, anche in questo caso non
facciamo distinzione tra immigrati ed italiani, per noi straniero è colui che non
paga le tasse.
Nostro proposito è avviare una campagna che si tradurrà nella diffusione
di cartoline create per porre l’attenzione sulla cittadinanza e il suo significato: la
garanzia del rispetto di sé (in quanto persona) e dei propri diritti, la garanzia
del rispetto reciproco, la garanzia del rispetto del proprio Paese attraverso
l’osservanza delle leggi e delle regole, dei diritti così come dei doveri e questo
per gli italiani così come per coloro di origine straniera. L’avvio della campagna
Cittadinanza è Dignità e Giustizia sarà preceduto da una conferenza stampa in cui
saranno comunicate le modalità di attuazione e la presenza all’inaugurazione
della Ministra Cecile Kyenge che, qualora fosse disponibile, saremmo onorati di
ospitare nel nostro Veneto.
Cordiali saluti e un augurio di proficuo lavoro.

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