Nei giorni scorsi è stato firmato presso il Ministero del Lavoro un importante Protocollo di Intesa sul tema “Distacco temporaneo in Italia di lavoratori dipendenti da imprese straniere comunitarie”.
“A nostro avviso – dichiarano i segretari nazionali della Filca nazionale, Franco Turri ed Enzo Pelle – l’accordo rappresenta uno strumento di contrasto a fenomeni elusivi delle leggi e della normativa contrattuale del settore edile, e permette al sistema della bilateralità di ottenere informazioni aggiuntive in grado di affrontare situazioni in cui i riscontri richiedevano, spesso, tempi lunghi che non consentivano neanche agli Uffici Ispettivi dello stesso Ministero controlli efficaci. L’accordo, inoltre, sancisce diversi impegni della bilateralità tra le Direzioni Territoriali del Lavoro ed gli Enti Paritetici stessi”.
Per il segretario generale della Filca, Domenico Pesenti, “il testo è importante perché stabilisce l’obbligo, per le imprese comunitarie che distaccano i lavoratori in Italia, di iscrivere alle Casse edili italiane il personale distaccato, se nel Paese d’origine non c’è un sistema analogo al nostro. Potenziare il Durc vuol dire contrastare il fenomeno del lavoro nero in edilizia, purtroppo oggi molto diffuso. Chi continua a ripetere che per favorire l’occupazione bisogna allentare l’applicazione del Durc si sbaglia di grosso. E il Protocollo lo dimostra”.
Il Protocollo di Intesa è stato firmato dal Ministero del Lavoro, dall’Ance, da Anaepa-confartigianato, Cna Costuzioni, Fiae Casartigiani, Claai, Aci, Aniem e dai sindacati di categoria Filca, Feneal e Fillea.