Il 30 marzo la Carovana internazionale antimafie, promossa da Arci, Libera e Avviso Pubblico, in collaborazione con Cgil, Cisl, Uil e La Ligue de Enseignement, ripartirà per il suo sedicesimo viaggio. Partirà simbolicamente da Tunisi, dal paese cioè che ha dato l’avvio al complesso percorso delle primavere arabe e in cui, dal 26 al 30 marzo, si svolgerà il Forum Sociale Mondiale. Dopo aver partecipato alla manifestazione conclusiva del Forum, il 30 pomeriggio i due furgoni della Carovana si imbarcheranno nel traghetto che li porterà in Sicilia e da lì nelle altre regioni italiane e nel sud della Francia. Saranno circa 70 tappe di un viaggio che durerà 69 giorni e che si concluderà il 6 giugno con eventi a Milano, e in contemporanea Firenze e Roma, per ricordare le stragi di mafia avvenute in quelle città 20 anni fa. Ci sarà una seconda parte di Carovana che raggiungerà in ottobre (dal 3 al 10) le città francesi di Marsiglia, Nizza, Tolone, Nimes e Bastia.
Come è tradizione di questo evento, lo scopo non è solo quello di denunciare le situazioni critiche che emergono nei territori attraversati, ma anche quello di portare solidarietà e rendere visibili le tante esperienze positive di lotta alle mafie, alla corruzione, al malaffare che esistono in Italia.
Per molte persone, impoverite dalla crisi economica e senza nessuna prospettiva di futuro, diventa sempre più difficile resistere al richiamo dei facili guadagni promessi dalla criminalità organizzata realizzabili con comportamenti che violano le regole. La scommessa è quella di far capire che una società con alti livelli di illegalità è una società in cui aumentano le disuguaglianze sociali, cresce l’impoverimento, diminuiscono le opportunità per tutti, a partire dai giovani.
Ogni anno le attività illegali (mafie, evasione fiscale e corruzione) sottraggono circa 500 miliardi di euro alle economie legali e quindi ai cittadini onesti. Un costo enorme che ricade sull’intera collettività, aggrava i costi della crisi, compromette le possibilità di sviluppo.
Questo il messaggio che la Carovana, nel suo lungo viaggio, cercherà di veicolare in tutti i luoghi che visiterà, animandoli con iniziative che solleciteranno la partecipazione attiva di tutti. I carovanieri saranno i narratori, la memoria storica di questa impresa attraverso i diari di bordo giornalieri, gli album fotografici, i video realizzati.