TREVISO, DOC MOBILI IN LIQUIDAZIONE

TREVISO, DOC MOBILI IN LIQUIDAZIONE

Doc Mobili: liquidazione a fine mese, due anni di cassa integrazione per i lavoratori e diritto di precedenza rispetto a eventuali nuove assunzioni in Doimo Arredamenti. Giovedì scorso l’assemblea dei lavoratori del mobilificio di Follina ha approvato all’unanimità l’ipotesi di accordo elaborato al termine delle trattative presso la sede di Unindustria a cui hanno partecipato Filca Cisl e Fillea Cgil, le rappresentanze sindacali unitarie, Unindustria e rappresentanti aziendali.
L’accordo prevede l’assorbimento da parte di Doimo Arredamenti di 4 figure professionali da subito e il diritto di precedenza per tutti i 57 ex dipendenti della Doc per quanto riguarda nuove assunzioni: se da oggi ai prossimi 5 anni una delle aziende che fa capo a Doimo Arredamenti dovesse assumere qualcuno, dovrà necessariamente essere un ex dipendente della Doc Mobili.
“Abbiamo trovato l’accordo – afferma Marco Potente della Filca Cisl di Treviso – su un piano di cassa integrazione straordinaria biennale al quale seguirà l’eventuale messa in mobilità dei lavoratori che nel frattempo non avranno trovato un altro impiego. Accordo anche sul piano di gestione degli esuberi che prevede un percorso di riqualificazione e di ricollocazione attraverso agenzie private di outsourcing e contributi a sostegno del reddito ai lavoratori posti in cassa integrazione straordinaria”. E’ stata infine risolta la questione degli stipendi (i 61 dipendenti avanzavano ancora due mensilità): è stato programmato un piano di pagamento degli arretrati. La Doc Mobili, al ritorno dalle ferie natalizie, aveva comunicato alle organizzazioni sindacali l’intenzione di cessare l’attività alla fine di gennaio, con la conseguente dismissione di tutti i rapporti di lavoro. I lavoratori avevano proclamato lo stato di agitazione anche in conseguenza del mancato pagamento degli stipendi di novembre e dicembre. A fine mese l’azienda verrà posta in liquidazione, mentre la produzione continuerà fino a metà febbraio.
“Si tratta – sottolinea Potente – di un altro pezzo di storia del territorio che se ne va. Il distretto del mobile del Quartier del Piave sta perdendo un’azienda dopo l’altra, è un massacro. Servono un sistema bilaterale e strategie comuni e di rete per gestire le crisi e favorire la ricollocazione dei lavoratori. Per quanto riguarda il caso specifico della Doc Mobili, è mia ferma intenzione cercare di far riassorbire altri lavoratori nelle aziende del Gruppo Doimo”.

Altre notizie