Nel 2012 sono stati 302.067 i lavoratori che hanno scelto di iscriversi alla Filca-Cisl. Nonostante la forte crisi che ha colpito i settori seguiti dalla categoria (edilizia, legno, cemento, laterizi e lapidei) non solo non c’è stato un calo degli associati ma addirittura si registra un leggero incremento.
“È un risultato davvero importante – ha dichiarato Domenico Pesenti, segretario generale della categoria – perché ci permette di consolidare la presenza tra i lavoratori e ci rende un punto di riferimento ancora più forte per le politiche delle costruzioni. Crescere nonostante l’occupazione in forte calo vuol dire aumentare il tasso di sindacalizzazione: i lavoratori, quindi, hanno deciso di confermare la fiducia nei valori dello stare insieme, della concertazione e della solidarietà. Il risultato – prosegue il numero uno della Filca – è merito innanzitutto dei delegati, degli operatori e dei dirigenti di tutte le strutture Filca, che lavorano quotidianamente per offrire ai lavoratori uno spazio di democrazia e partecipazione”.
“La Filca – ha dichiarato Paolo Acciai, segretario organizzativo della categoria – con questo risultato allunga la ‘serie positiva’ del tesseramento. Nel 2000 i soci erano poco più di 200mila, e anche negli ultimi 5 anni, molto difficili per i nostri settori e per l’economia in generale, si è registrata una crescita che ci ha permesso di confermarci come primo sindacato dell’industria tra le categorie della Cisl”. Dall’analisi dei dati riferiti alle Regioni si evidenziano, in particolare, gli ottimi risultati in termini percentuali della Filca Basilicata (incremento dell’8,6% rispetto al 2011), delle Marche (+6%) e della Calabria (+5,9%). A livello territoriale spiccano gli aumenti in percentuale di quattro strutture: Caltanissetta (+26,8% rispetto al 2011), Oristano (+22,5%) e Crotone (+21%).
