Sarà un Natale tutt’altro che sereno per 290 lavoratori delle imprese Spea e Pavimental, due aziende di proprietà di Autostrade per l’Italia, a rischio licenziamento. A distanza di circa un mese dal primo grande sciopero generale che riscosse, il 12 novembre scorso, oltre il 95% delle adesioni, oltre 500 lavoratori delle due società hanno dato vita ad una seconda giornata di sciopero, e stavolta si sono recati tutti a Roma, per protestare prima al Ministero delle Infrastrutture e poi alla Sede di Autostrade per l’Italia, contro le scelte delle due società.
Una delegazione di dirigenti sindacali di Filca-Cisl, Feneal-Uil e Fillea-Cgli è stata ricevuta da funzionari del ministero. “Siamo stati rassicurati – ha dichiarato Lanfranco Vari, della Filca nazionale – sul fatto che una serie di lavori infrastrutturali stanno partendo, gli iter autorizzativi necessari sono in corso. C’è la speranza che alcune opere, comela Grondadi Genova e il Passante di Bologna, possano partire entro il 2013 o al massimo i primi mesi del 2014. Siamo inoltre rassicurati dal fatto che c’è una commissione, prima interna all’Anas ed ora esterna, presso il ministero, che controlla e fa opera di monitoraggio sull’andamento dell’iter delle opere.