DETRAZIONI, INCLUDERE ANCHE LE SPESE PER L’ARREDAMENTO

DETRAZIONI, INCLUDERE ANCHE LE SPESE PER L’ARREDAMENTO

Rilanciare il settore del mobile, che nel consumo interno ha perso negli ultimi 5 anni quasi il 40%. È l’obiettivo della proposta avanzata da Federlegno e condivisa dai sindacati di categoria Filca-Cisl, Feneal-Uil e Fillea-Cgil, da Federmobili, dall’Ance (l’associazione dei costruttori edili) e da Confartigianato.
“Quello che chiediamo – spiega Paolo Acciai, segretario nazionale della Filca – è di includere anche gli arredi tra le opere ammesse ai benefici previsti per le ristrutturazioni edilizie, per le quali è prevista una detrazione del 50%”. La proposta deriva dalla constatazione che l’arredamento non può non essere considerato parte integrante e sostanziale della riqualificazione edilizia e del benessere abitativo delle famiglie.
“Se passerà questo emendamento alla legge di Stabilità – aggiunge Acciai – non solo non ci saranno costi aggiuntivi per lo Stato, che non perderà un centesimo in più di quanto già stanziato nel decreto legge, ma si permetterà un incremento dei consumi, secondo i calcoli, del 20% circa, pari ad 1 miliardo e 200 milioni di euro. Una vera boccata d’ossigeno per il settore, che negli ultimi 5 anni ha perso il 33% del fatturato, passato da 42 miliardi a 28 miliardi di euro, 51mila addetti e 10mila aziende”.

In particolare la proposta punta a modificare l’articolo 11 della Legge 7 agosto 2012, n. 134, di conversione del decreto-legge22 giugno 2012, n. 83, rubricato “Detrazioni per interventi di ristrutturazione e di efficientamento energetico”, con l’inserimento, tra le spese detraibili, di quelle relative “all’acquisto, al montaggio e all’installazione di mobili finalizzati all’arredo dell’immobile oggetto di ristrutturazione”.

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