“SULLA VERTENZA DEC IL COMUNE DI POTENZA INADEMPIENTE CON I LAVORATORI”

“SULLA VERTENZA DEC IL COMUNE DI POTENZA INADEMPIENTE CON I LAVORATORI”

Il segretario generale della Filca Cisl Basilicata Michele La Torre lancia un duro atto d’accuso al Comune di Potenza per “la gestione fallimentare della vertenza Dec relativa ai lavori di realizzazione del nodo complesso del Gallitello”. “Oltre al blocco sostanziale del cantiere, con tutte le conseguenze del caso sulla viabilità cittadina, l’amministrazione comunale ha precise responsabilità per non aver consentito finora la risoluzione di una serie di vertenze collaterali che interessano una decina di lavoratori della Dec, nel frattempo licenziati, che avanzano ancora diverse mensilità arretrate e il trattamento di fine rapporto”.

“Nonostante le rassicurazioni e gli impegni formalmente assunti a più riprese dai rappresentanti del Comune di subentrare alla Dec nel pagamento dei salari e delle relative spettanze contributive, sia nelle conciliazioni che si sono tenute presso l’ufficio provinciale del lavoro, sia in diversi incontri a Palazzo di Città, nulla è stato fatto – accusa La Torre – per consentire ai lavoratori di ottenere quanto dovuto e lo stesso vale per le pendenze aperte con gli enti previdenziali, a partire dalla cassa edile, per il mancato versamento dei contributi”.

“Le norme in materia di appalti pubblici e lo stesso capitolato d’appalto del nodo complesso – fa notare La Torre – specificano che in caso di inadempienza del general contractor l’amministrazione appaltante, in questo caso il Comune di Potenza, può subentrare nel saldo delle spettanze, così come è avvenuto in decine di altre situazioni. Non si comprende, allora, perché il Comune di Potenza continui a tergiversare su una questione che solo la mancanza di volontà politica sta complicando all’inverosimile”.

“Del resto – spiega il segretario della Filca – gli stessi uffici legali del Comune e della Filca avevano convenuto sulla possibilità che l’amministrazione subentrasse alla Dec nel saldo di tutte le spettanze, né il concordato preventivo costituisce, a nostro parere, un ostacolo in tal senso. Per questo torniamo a chiedere con insistenza che il Comune si assuma fino in fondo le proprie responsabilità”.

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