DDL RESTAURO: VIA LIBERA DALLA COMMISSIONE, PRESTO IN AULA

DDL RESTAURO: VIA LIBERA DALLA COMMISSIONE, PRESTO IN AULA

“E’ sicuramente un risultato importante, che registriamo con soddisfazione, il fatto che la Commissione Cultura del Senato abbia dato parere favorevole al ddl Restauro sul riconoscimento delle qualifiche professionali e che si preveda di portarlo in Aula in tempi rapidi.” E’ quanto dichiarano Feneal Filca Fillea, le categorie di Cgil Cisl Uil che organizzano i lavoratori e le lavoratrici del restauro e dell’archeologia.
Soddisfazione per il testo liberato dalla Commissione “che di fatto ha accolto le nostre proposte, in particolare quella di assegnare un valore oggettivo ai documenti che attestano il riconoscimento professionale della esperienza lavorativa anche per coloro che lavorano come dipendenti o collaboratori” e che, ricordano i sindacati “rappresentano la percentuale più elevata degli operatori del settore.” Come richiesto dal sindacato, la Commissione ha stralciato “l’emendamento che richiedeva ulteriori requisiti a nostro parere inopportuni per i collaboratori restauratori” e previsto, al termine dell’iter parlamentare, “il coinvolgimento delle parti sociali nella stesura delle linee guida per definire il regolamento attuativo.”
Dunque, nonostante le modifiche subite in questi mesi dal testo, per il sindacato il ddl licenziato dalla Commissione “è un buon risultato, frutto del grande impegno e di importanti sinergie, messi in campo per garantire ai 20mila operatori del settore di vedersi finalmente riconosciute le proprio competenze.”
Ma a fronte della soddisfazione, resta la preoccupazione per un iter legislativo  ancora incerto e lungo “le difficoltà che hanno accompagnato il percorso del ddl ci inducono ad essere cauti, in attesa della votazione in Senato che confermerà o meno quanto approvato dalla Commissione Cultura. Ora dobbiamo vigilare affinché entro la fine della legislatura si possa raggiungere l’obiettivo storico di riconoscere agli operatori del settore certezze sui loro diritti.”

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