Nuovo appello del Segretario Generale della Filca Cisl di Arezzo Gilberto Pittarello, dopo il grave infortunio sul lavoro accaduto lunedì 8 ottobre in un’azienda di Via Calamandrei, ad Arezzo. “ E’ un fatto gravissimo – afferma Pittarello – che riporta nuovamente l’attenzione di tutti, sui gravi infortuni sul lavoro nel settore edile “. Il dato sconcertante, come risulta dalle verifiche fatte dall’Ispettorato sul Lavoro, è la situazione di irregolarità sulla posizione occupazionale del lavoratore. Nella giornata nazionale di venerdì 12 ottobre promossa dall’ANMIL per onorare la memoria di chi ha sacrificato la propria vita per il lavoro, l’invito del Presidente Napolitano a non abbassare la guardia.
“Ed è proprio questo che va fatto – ribadisce Pittarello – non possiamo mai abbassare la guardia, in particolar modo ora, in questo momento di difficoltà economica che le imprese e gli stessi lavoratori stanno vivendo, dovuto alla crisi impellente e ad una recessione che fino ad oggi nessuno conosceva”. La sicurezza sul lavoro non è solo un dovere, ma è una cultura, quella della salvaguardia della vita e dell’integrità fisica della persona che va perseguita . A nulla valgono gli sforzi e le iniziative messe in campo tutti i giorni per fronteggiare il rischio degli infortuni sul lavoro, se alla sicurezza si antepone il profitto ed il denaro di un’economia magari sommersa. La stessa Direzione Provinciale del Lavoro assieme al Comando Provinciale dei Carabinieri nell’operazione “ Mattone sicuro “, che ha permesso di verificare nel settore edile 69 irregolarità su 127 cantieri ispezionati, dimostra come il fenomeno dell’irregolarità e del lavoro nero, nonostante la crisi, sia ampiamente diffuso.
“E’ importante quindi ricordare le vittime sul lavoro – conclude Pittarello – come è importante l’inaugurazione di un monumento ai caduti sul lavoro affinchè non venga mai a meno la memoria, ma è fondamentale continuare tutti i giorni a contrastare i numerosi fenomeni di irregolarità diffusa, perché questa è la causa maggiore che determina quando va bene un infortunio, come quello successo lunedì scorso in Via Calamandrei, e quando va male un’ulteriore vittima. Questo non è più accettabile ! “