Le segreterie territoriali nelle persone di Fabrizio Franceschilli della Feneal Uil di Roma e Provincia, Attilio Vallocchia della Filca Cisl e Gianni Lombardo della Fillea Cgil, unitamente alla Rsu dell’Italcementi di Colleferro, riunitasi in assemblea sindacale straordinaria, esprimono il proprio disappunto per l’incredibile accostamento con l’Ilva di Taranto per il sequestro preventivo dell’impianto di cementeria, che non riguarda il principale processo di combustione, ma alcune fasi secondarie dell’attività produttiva, così’ come ha dichiarato la società’ all’incontro con la RSU.
“Siamo ben lontani dal caso Ilva” dichiarano Vallocchia, Lombardo e Franceschilli, “anche perché sembra che l’impresa sia in grado di dimostrare di aver messo gli impianti a norma, dopo i solleciti e le prescrizioni dei mesi scorsi. Ora i responsabili dell’ impianto hanno a disposizione 10 giorni per mettersi in regola.
Inoltre l’azienda ribadisce che stanno continuando in maniera accelerata gli interventi di modifica sui camini delle linee secondarie. Le comunità locali guardano ai cementifici come nemici dell’ambiente e del territorio ma non è così. Tutti i lavoratori respingono fermamente, la posizione di chi vuole contrapporre la salute con il lavoro, che offende la dignità’ dei lavoratori che sono prima di tutto cittadini di Colleferro.
Pertanto i lavoratori auspicano che la magistratura faccia il proprio corso fiduciosamente, e chiedono alla propria azienda di adempiere alle modifiche nei tempi richiesti dalla magistratura e comunicare preventivamente alla Rsu ogni iniziativa problematica inerente alla attuale situazione e non essere informati dagli organi di stampa.
Se dovesse chiudere lo stabilimento Italcementi di Colleferrro il territorio cadrebbe in una vera depressione economica con gravissime ripercussioni sociali in un territorio già messo in ginocchio dalla crisi. Ribadiamo che il sindacato non sarà spettatore ed è pronto a mobilitarsi a favore dei lavoratori e siamo certi che con il contributo di tutti i cittadini, dell’Amministrazione comunale, delle associazioni, delle realtà produttive e delle parti sociali, il territorio di Colleferro possa tornare ad essere una delle realtà più importanti della nostra regione.