CALTANISSETTA, EDILIZIA IN RECESSIONE

CALTANISSETTA, EDILIZIA IN RECESSIONE

Di seguito una nota inviata dal segretario generaledella Filca-Cisl Caltanissetta, Francesco Iudici.
Il settore edile è in forte recessione. La scure colpisce inesorabilmente, ancora una volta, il capitolo degli appalti pubblici. I numeri sono impietosi: al 31 luglio 2012 sono state celebrate 10 gare in meno rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Sono 34 le gare affidate nel 2011, 24 nel 2012: si registra pertanto un calo del 29,41 per cento.  Anche il valore degli importi è in forte diminuzione: 21 milioni di euro nel 2011, oltre 10 milioni nel 2012. Una variazione di circa 10 milioni di euro che determina un segno negativo senza precedenti: -48,81 per cento. La media dei ribassi d’asta nel periodo gennaio-luglio 2011 è del 18,1218 per cento, mentre nel periodo gennaio-luglio 2012 è del 19,6471 per cento.
Anche all’interno della Raffineria di Gela il clima è arroventato: gli ammortizzatori sociali interessano circa trecento edili, tra contratto di solidarietà e cassa integrazione guadagni ordinaria, sono pochissimi gli edili impegnati nel ciclo produttivo. Ecco, perché, il mondo del lavoro deve alzare la voce. Si ribella ad una politica mediocre capace, a volte, di trasformare un semplice sondaggio in una rissa mediatica. Perché in quei sondaggi da supermercato (o da coop la qualità è sempre la stessa), si misura il termometro elettorale.  La Sicilia del lavoro e della produzione è in rivolta contro i centri del potere. Contro la politica autoreferenziale che si guarda allo specchio vedendo sé stessa. Quello della Filca Cisl Caltanissetta non vuole essere un’ invettiva. Il motivo è piuttosto semplice: si avvicina la campagna elettorale. E, come al solito, si trasformerà nel solito tormentone come il refrain delle ballate estive: gira e rigira la musica è la stessa, lo stesso nastro ascoltato e riavvolto per chissà quante volte contiene la solita minestra calda: insomma, tutto cambierà ma di fatto tutto rimarrà immobile. Occorre uno sforzo senza precedenti per accendere una nuova alleanza sociale capace di muoversi attorno a obiettivi condivisi dove la politica è chiamata ad alzare il livello di attenzione.
Le amministrazioni locali devono tagliare le spese inutili e superflue concentrando le poche risorse sullo sviluppo economico del territorio e sulle famiglie. Basta con i contributi a pioggia con il solo scopo di elargire prebende ai compari di turno. La classe dirigente deve guardarsi intorno, cambiare soprattutto mentalità e parlare di obiettivi condivisi come le infrastrutture, la riqualificazione dei centri urbani, edilizia ecosostenibile per fare muovere il mercato.
Alla perdita di posti di lavoro regolari si aggiunge anche l’aumento del ricorso al lavoro nero e la mancanza di sicurezza nei luoghi di lavoro. Il momento è delicato. Il lavoro nero non solo mette in una posizione di rischio e di forte svantaggio i lavoratori, alimenta anche una concorrenza sleale a scapito degli imprenditori che, invece, esercitano l’attività nel pieno della legalità.
Il nuovo calo degli infortuni mortali sul lavoro è una notizia che non possiamo che accogliere con soddisfazione. Ma sulla lettura dei dati forniti dall’Inail torniamo a ripetere quanto asserito in passato: si sta verificando un travaso di infortuni mortali dal lavoro regolare verso il lavoro nero, che costituisce uno spaccato che sfugge a qualsiasi stima ma che rappresenta una percentuale molto alta, soprattutto in edilizia, e che comporta la necessità di controlli più frequenti e approfonditi da parte degli organi preposti. Nella lotta al lavoro nero e all’abusivismo edilizio, un ruolo di primo piano lo potrebbero assumere anche i Comuni della provincia attraverso la polizia municipale. Sarebbe auspicabile perciò sottoscrivere protocolli d’intesa tra i Comuni, la Prefettura, le forze dell’ordine e le parti sociali, per monitorare il rilascio delle concessioni edilizie esercitando al contempo  un controllo capillare su tutte le concessioni. Per rialzare la testa non basta soltanto l’avvio dei lavori relativi alla Agrigento-Caltanissetta (collegamento Agrigento Caltanissetta – A19 S.S. 640 di Porto Empedocle, ammodernamento ed adeguamento del 2° tratto dal km 44+000 allo svincolo con la A19 Catania-Palermo).
Sarebbe auspicabile una ricognizione puntuale delle opere di prossima cantierizzazione che godono di soldi già disponibili. Senza dimenticare le grandi opere che vengono riportate in ogni documento della Filca Cisl: la Gela- Siracusa, il porto rifugio di Gela, la Gela-Santo Stefano di Camastra, la Gela-Catania. Non ci stancheremo mai di sottolinearne l’importanza e di evidenziarne l’utilità per la comunità isolana e per la sua economia. Segneremo sul calendario i giorni (forse anche gli anni) che intercorreranno dalla data odierna allo start up dei cantieri.

Altre notizie