Nei giorni scorsi presso la Camera di Commercio di Como, durante la conferenza stampa di presentazione, l’Ance provinciale e il Progetto San Francesco hanno presentato il sodalizio strategico per il recupero della casa di Cermenate, bene confiscato alla ‘ndrangheta e affidato al Centro Studi Sociali contro le mafie in collaborazione con Jus Vitae “Abbiamo immediatamente risposto all’appello di solidarietà sollecitato dal Prefetto Tortora, l’Ance Como ha aderito al Progetto San Francesco e sarà protagonista del recupero dell’edificio di Cermenate – così il Vice Presidente di Ance Como Enrico Bianchi – e abbiamo voluto al nostro fianco i ragazzi dell’Espe, perchè i professionisti di domani devono sapere stare in partita con tutte le carte in regola e con anche una robusta educazione antimafia. Questa occasione serve anche per le imprese e per i nostri soci, poichè la stretta della crisi e degli eccessivi ribassi d’asta di talune ditte che concorrono agli appalti pubblici rischiano di peggiorare le condizioni già critiche di un settore estremamente importante per lo sviluppo del territorio”.
Proprio il Prefetto di Como Michele Tortora ha voluto sottolineare il valore sociale di tale unione progettuale: “Sin dal principio sono stato a fianco del Progetto San Francesco, che sicuramente con la presenza e l’impegno dell’Ance e dei giovani dell’Espe aumenterà il già ampio radicamento sociale. Serve allargare il fronte sociale per sconfiggere le mafie, affiancando il lavoro delle forze investigative e delle istituzioni già notevolmente e proficuamente impegnate in questa storica battaglia contro i clan”. Sono state anche date delle scadenze per il cantiere di Cermenate, da ottobre fino alla fine dell’anno per il primo significativo step e quindi la prosecuzione dei lavori di formazione popolare aperta alle imprese, alle associazioni, ai sindaci e quindi ai lavoratori. Alla Camera di Commercio stamattina era presente Gerardo Larghi, segretario generale della Cisl di Como – sindacato fondatore del Progetto San Francesco, con le federazioni delle costruzioni, dei bancari e con il sindacato di Polizia di Stato Siulp – a ribadire la centralità della lotta alle mafie per lo sviluppo del mondo del lavoro, oltre ai vertici di CNA di Como e Lecco e di Camera di Commercio che hanno espresso la loro volontà di aderire all’iniziativa.
Appunto la Camera di Commercio di Como, rappresentata dal vice presidente Fulvio Alvisi, ha voluto sottolineare il valore delle imprese d’eccellenza del territorio nel settore del legno arredo: “Sarebbe bello che le imprese del design made in Italy contribuissero ad arredare la villetta di Cermenate – ha dichiarato Alvisi – riempiendo il marchio italiano del mobile di qualità nel mondo anche con i valori delle legalità e dell’antimafia, opponendosi così concretamente alle infiltrazioni di criminalità nel settore”. Il Progetto San Francesco, con Andrea Zoanni, Vice Presidente nazionale, ha ribadito il valore dell’incontro di oggi: “Non esiste un precedente in Italia dove forze sociali e istituzionali si siedano ad un tavolo per programmare alta formazione antimafia, a sostegno di una nuova e strategica coesione territoriale verso un welfare della responsabilità e della legalità. Stendiamo lo spread lavorando sul capitale sociale della responsabilità e della solidarietà, verso una Ricostituente territoriale di uomini e donne libere, mettendo al centro il lavoro e la qualità territoriale”. Infine il Progetto San Francesco, con il Direttore Alessandro de Lisi ha voluto rinnovare l’impegno antimafia a fianco dei comuni comaschi: “Grazie all’impegno dell’amministrazione di Cermenate in particolare e degli altri comuni possiamo dire che questo non è un sogno di mezza estate ma il principio di una nuova primavera, uniti verso un marchio di qualità sociale antimafia del territorio, utile tanto al mercato quanto alla difesa del bene comune legalità”.