Il 26 luglio (ore 9,30) a Roma, in Piazza della Rotonda (Pantheon), è in programma una iniziativa di mobilitazione di Cgil, Cisl e Uil sul tema degli esodati. Raffaele Bonanni, segretario generale della Cisl: “Nonostante il Governo abbia finora eluso ogni nostra richiesta di confronto, la costante mobilitazione unitaria dei mesi scorsi e le nostre iniziative in sede parlamentare hanno consentito di sensibilizzare l’attenzione dei partiti politici sul tema delle deroghe ai nuovi requisiti pensionistici imposti dalla riforma varata nello scorso mese di dicembre. Con il Decreto legge n° 95 del 6 luglio 2012 (cosiddetto “decreto spending review”) è stata ulteriormente ampliata l’area dei lavoratori che hanno diritto ad accedere al pensionamento con i requisiti previgenti la riforma previdenziale”.
“Le nuove misure adottate nel provvedimento – spiega Bonanni – migliorano l’impianto esistente ma sono ancora insufficienti a salvaguardare la situazione dei lavoratori e delle lavoratrici che rischiano di rimanere senza stipendio e senza pensione a seguito dell’innalzamento repentino dell’età pensionabile. In via più generale l’aver condizionato le nuove misure di salvaguardia al limite numerico delle 55.000 unità, perpetua un clima di generale incertezza fra i lavoratori coinvolti, mentre l’aver previsto ulteriori deroghe per i soli lavoratori destinatari di accordi collettivi di gestione delle eccedenze occupazionali siglati in sede Governativa entro il 31 dicembre 2011, discrimina di fatto i lavoratori beneficiari di accordi siglati a livello territoriale, generando ulteriori iniquità”.
“Ancora una volta – prosegue il leader della Cisl – l’assenza del confronto con il sindacato ha provocato risultati solo parziali ed incapaci di risolvere i problemi generati da una riforma previdenziale che è intervenuta in modo iniquo e senza alcuna gradualità attuativa. Per questi motivi l’azione della Cisl deve proseguire, sia in sede parlamentare, tramite il confronto con i partiti politici che sostengono il Governo al fine di migliorare le norme esistenti, sia mediante la continuazione delle iniziative di mobilitazione unitarie, al fine di mantenere alta l’attenzione del sistema mediatico sul tema. La mobilitazione del 26 ha l’obiettivo di coinvolgere i lavoratori interessati, per sollecitare il Parlamento ad apportare, in sede di conversione del Decreto legge n° 95 gli ulteriori miglioramenti da noi richiesti, ed il Governo ad avviare nelle prossime settimane un confronto di merito per una soluzione strutturale dell’intera vicenda”, conclude Bonanni.
Per Domenico Pesenti, segretario generale della Filca-Cisl, “la vicenda degli esodati, il cui numero preciso ancora non è dato conoscere, è una delle conseguenze immediate provocate dalla riforma delle pensioni. Una situazione incresciosa, perché lascia nell’incertezza centinaia di migliaia di famiglie, e che necessita di un intervento serio e riparatore. La vicenda degli esodati, però, è solo il primo atto del vero dramma provocato dalla riforma e che avrà i propri effetti tra qualche anno: i lavoratori, le diverse centinaia di migliaia di lavoratori impiegati in lavori faticosi e usuranti che a seguito della riforma delle pensioni vedono allontanarsi drammaticamente l’età pensionabile, e sono costretti a continuare a lavorare in condizioni di precarietà, di scarsa retribuzione e senza nessuna prospettiva per un futuro lavorativo migliore”.
“Ecco perché – aggiunge Pesenti – è necessario iniziare subito a ridiscutere il tema del collegamento dell’età pensionabile con il tipo di lavoro svolto e con il mercato del lavoro e gli ammortizzatori sociali esistenti. Non tener conto dell’insieme delle tutele sociali e previdenziali vuol dire non rispondere alle più elementari regole di giustizia sociale e di democrazia, e provocherà un dramma sociale di dimensioni vastissime”, conclude il segretario generale della Filca.