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FILCA-CISL PUGLIA, ACCUSE AL MINISTRO PASSERA PER LA QUESTIONE DEL MOBILE IMBOTTITO

FILCA-CISL PUGLIA, ACCUSE AL MINISTRO PASSERA PER LA QUESTIONE DEL MOBILE IMBOTTITO

“Ancora apatia e distacco verso il Sud e la Puglia!”. Queste le parole di Crescenzio Gallo, Segretario generale della Filca Cisl regionale, rivolte all’ennesimo atto di indifferenza del ministero dello Sviluppo Economico Passera. “Con la bocciatura dei 40 milioni di euro a sostegno del mobile imbottito – chiarisce Gallo – si intende far affondare, definitivamente, il Polo del salotto murgiano, fiore all’occhiello dell’economia regionale”.
L’emendamento del 17 luglio è stato considerato inammissibile dalle commissioni  Finanze ed Attività Produttive della Camera dei Deputati, “un emendamento – osserva Gallo – che doveva sostenere il sistema del salotto pugliese ed essere il punto di svolta per venir fuori dalle penalizzazioni imposte dalla crisi”. Secondola laFilca il ministro Passera avrebbe dovuto comprendere la volontà corale espressa da lavoratori, aziende e istituzioni locali quando un’autocolonna di 40 auto, predisposta da Feneal, Filca e Fillea, è partita da Ginosa attraversando la Puglia fino alla Prefettura di Bari. “Avrebbe dovuto comprendere – incalza il Segretario della Filca – il disagio di un’intera comunità, sociale ed economica, alle prese con la crisi globale. Nel volgere di un decennio – ricorda – quello che era unanimemente riconosciuto come un merito dell’economia di Puglia e Basilicata (nel 2003 l’11% dell’intera produzione mondiale di divani) ha subito il crollo verticale del fatturato, la drastica riduzione delle piccole e medie imprese (passate da 500 ad un centinaio) e  il calo degli addetti da 14 mila a 6.000 unità, molti dei quali in cassa integrazione”.
La Filca pugliese è netta nell’affermare che in assenza di nuove forme di rilancio del ‘Mobile imbottito’ da parte del ministero, insieme a Feneal-Uil e Fillea-Cgil ci mobiliteremo con una serie di manifestazioni territoriali. “Già il prossimo 27 luglio – conclude Gallo – presidieremo, con i lavoratori, la sede romana del ministero dello Sviluppo Economico per sollecitare la firma definitiva dell’Accordo di Programma dell’Area Murgiana utile al rilancio del comparto e alla tutela dei livelli occupazionali”.

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