TERREMOTO EMILIA ROMAGNA, SIGLATO PROTOCOLLO DI LEGALITA’ PER LA RICOSTRUZIONE

TERREMOTO EMILIA ROMAGNA, SIGLATO PROTOCOLLO DI LEGALITA’ PER LA RICOSTRUZIONE

E’ stato firmato in Emilia Romagna un protocollo di legalità per la ricostruzione post terremoto. Tra gli obiettivi dell’accordo, firmato anche da Cgil, Cisl e Uil e Feneal, Filca e Fillea, ci sono il contrasto ai fenomeni di usura e la creazione di una “white list” aperta con i nomi delle imprese edili che operano con criteri di legalità: questa sarà il punto di riferimento per i cittadini e le stazioni appaltanti per affidare i lavori di ricostruzione. Sarà messa a disposizione, infine, la piattaforma regionale Intercent-ER a favore di Comuni e Province per ottimizzare le spese di appalti di beni e servizi.

“Il Protocollo – spiega Ciro Donnarumma, segretario generale della Filca-Cisl regionale – punta a dare una risposta efficace per contrastare i tentativi di inserimento della criminalità organizzata e rappresenta un impegno condiviso che affonda le sue radici nelle leggi regionali 11 del 2010 (‘Disposizioni per la promozione della legalità e della semplificazione nel settore edile e delle costruzioni a committenza pubblica e privata’) e 3 del 2011 (‘Misure per l’attuazione coordinata delle politiche regionali a favore della prevenzione del crimine organizzato e mafioso, nonché per la promozione della cultura della legalità e della cittadinanza responsabile’)”.
“Il Protocollo – prosegue – attua le più efficaci misure, azioni, progetti e linee guida realizzati fino a questo momento per alzare il livello della legalità, fornendo risposte integrate di sicurezza territoriale per rendere efficace ed efficiente l’azione amministrativa garantendo che le risorse economiche messe a disposizione siano spese al meglio. Le parti firmatarie opereranno fin da subito per il potenziamento dell’attività di controllo e vigilanza sugli appalti, e nel privato sia per la fase di esecuzione delle opere nei cantieri edili e di ingegneria civile, sia per la verifica dei requisiti delle imprese affidatarie, subappaltanti e subfornitrici, quindi per l’intera filiera delle imprese interessate ai lavori”.
Prevista l’applicazione dei controlli antimafia, in particolare per le imprese affidatarie ed esecutrici dei lavori per cui è necessario il permesso edilizio di costruire rilasciato dai Comuni: questa misura è vincolante per tutti i destinatari degli interventi finanziati con fondi destinati alla ricostruzione.
L’intesa è stata siglata, da Regione Emilia-Romagna, Autorità per la Vigilanza sui contratti pubblici, Upi, Anci, Unioncamere, Inail, Inps, Direzione regionale del lavoro, Cgil, Cisl, Uil, Fillea-Cgil, Filca-Cisl, Feneal-Uil, Ance, Confindustria Emilia-Romagna, Cna, Confartigianato, Confcoperative, Agci, Legacoop, Confservizi, Coldiretti, Confapi, Associazione Nazionale Cooperative e lavoro, Confcommercio, Confesercenti, Forum Terzo Settore e ordini e collegi professionali del settore dell’edilizia.
 

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