I sindacati di categoria Filca-Cisl, Feneal-Uil e Fillea-Cgil, insieme alle associazioni degli artigiani Cna e Anaepa, hanno firmato un importante verbale di accordo nella provincia di Arezzo. “L’intesa – dichiara Gilberto Pittarello, segretario generale della Filca aretina – prevede, stante la crisi del settore che dura ormai da quattro anni, alcune misure di razionalizzazione sia all’interno dell’Ente Edilcassa Artigiana Falea, sia per quanto riguarda le coperture economiche in termini di prestazioni assistenziali, non più supportate dalle entrate di bilancio dovute agli accantonamenti versati.
Visto il calo del monte salari, siamo intervenuti sui capitoli di spesa per poter avere la copertura necessaria senza dover ricorrere, come fatto negli ultimi due anni, alle riserve e senza essere costretti ad aumentare la contribuzione da parte delle imprese ad oggi in grosse difficoltà”.
VISUALIZZA IL TESTO DEL VERBALE DI ACCORDO
“Pertanto – prosegue Pittarello – dopo il recente accordo con il quale gli artigiani sono di fatto entrati nel comitato di gestione della scuola edile, abbiamo trovato la giusta contribuzione per la copertura della formazione andando non più ad attingere alle riserve ma mettendo una contribuzione dello 0,40 che va a sostituirsi allo stesso contributo per la carenza di malattia, che di fatto dal primo luglio è diventata contrattuale. Abbiamo tolto la mutualizzazione del Prevedi (ora a totale carico dell’impresa ) per andare a finanziare le prestazioni contrattuali, così come il contributo dello 0,80 per il CPT che, a seguito di eccedenze non spese, andrà ad attestarsi sullo 0,76 sempre per finanziare la copertura delle prestazioni assistenziali. Così come siamo intervenuti sulla gestione delle spese per la cassa e sulle utenze, andando a rinegoziare i vari contratti ad oggi in essere”.
“A settembre – conclude il segretario generale della Filca-Cisl di Arezzo – e comunque dopo la chiusura del contratto integrativo regionale degli edili dell’artigianato, ci ritroveremo per analizzare i costi sostenuti per il pagamento dell’Ape e la contribuzione di fatto, per verificare la possibilità di aumento del contributo da parte delle imprese, senza dover ricorrere nel 2014 ad attingere alle riserve”.