Viterbo
Turco: “La crisi si fa sentire, serve boccata d’ossigeno”
Attivare un tavolo di confronto con l’Ente Locale, l’amministrazione provinciale e la Asl per analizzare le problematiche che impediscono l’avvio di alcuni lavori in provincia di Viterbo. E’ quanto chiede Fabio Turco, segretario generale della Filca di Viterbo che sollecita nuovi investimenti per la provincia, tra cui il completamento dell’ospedale di Belcolle, la definizione della tangenziale che porterebbe notevoli benefici al traffico cittadino, la riqualificazione del centro storico della Città di Viterbo. Ma sul tavolo ci sono anche: la Trasversale Orte-Civitavecchia, e la realizzazione del terzo scalo aeroportuale del Lazio.
“Speriamo – afferma Turco – in un movimento da parte del presidente della Provincia o del sindaco di Viterbo affinchè si facciano carico di convocare le parti sociali e categoriali per analizzare lo stato della situazione e trovare soluzioni adeguate per una provincia che è sempre più avviata verso un lento impoverimento economico ed occupazionale”. Gli interventi auspicati dal segretario degli edili nella provincia sono solo alcuni esempi affinchè si riesca a portare nuovi benefici ad un’economia di una territorio oramai in caduta libera. E le analisi effettuate negli ultimi giorni sia da Federlazio sia da Cna che descrivono inevitabilmente come l’onda d’urto della crisi finanziaria si stia abbattendo sul sistema delle imprese, non lasciano spazio ad ampie speranze. L’onda è infatti già arrivata nella provincia laziale con pesanti ripercussioni: blocco dei cantieri, licenziamenti dei lavoratori, mancate applicazioni alle norme di sicurezza. “Basta pensare – continua Turco – che nell’ultimo trimestre Gennaio-giugno 2008 la cassa integrazione ordinaria nel settore industriale è passata dal 5,2% del 2007 al 15,3% del 2008, la cassa integrazione straordinaria è passata dal 9% del 2007 al 10% nel primo semestre del 2008. E nello specifico nel settore delle costruzioni si è passati dall’ 8% del 2007 al 10% nel primo semestre del 2008”.
Sara Martano