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IN SICILIA SBARCA UN BASTIMENTO CARICO DI VOGLIA DI GIUSTIZIA E LEGALITA’

IN SICILIA SBARCA UN BASTIMENTO CARICO DI VOGLIA DI GIUSTIZIA E LEGALITA’

In Sicilia, la prima tappa è stata ieri, nel Messinese. È qui che la Carovana antimafie è sbarcata, proveniente da Villa San Giovanni, in Calabria. Un tour per l’Italia, quest’anno anche nel ricordo di Melissa Bassi, la studentessa dilaniata da una bomba nella scuola Morvillo Falcone di Brindisi. E uno per l’Isola dove i testimoni di legalità, tra cui Cgil Cisl e Uil, si fermeranno fino a martedì della prossima settimana. Nella provincia nord-orientale della regione, ieri la Carovana s’è fermata a Barcellona e Furnari, accolta dal prefetto Francesco Alecci, da numerosi sindaci e dai vertici delle associazioni economiche e sociali. “Barcellona e Furnari – spiega Tonino Genovese, segretario della Cisl peloritana – sono luoghi-simbolo di impegno antimafia. È da queste parti che è stata impiantata l’unica discarica della provincia di Messina. Ed è attorno alla discarica che s’è creato un torbido intreccio tra mafia, politica e malagestione”.
La Carovana nacque diciott’anni fa, nel 1994. Prese forma come percorso a tappe che, a un anno e mezzo dalle stragi di Capaci e via D’Amelio, si proponeva di testimoniare solidarietà a coloro che, in prima fila, “operavano per portare legalità democratica, giustizia e opportunità di crescita sociale, nel territorio”. Valori sempre validi. Per questo, spiega Maurizio Bernava, segretario della Cisl Sicilia, “il sindacato contribuisce attivamente al successo dell’iniziativa che quest’anno cade in un momento particolarmente delicato”. Nell’Isola, infatti, la Carovana arriva nel bel mezzo di “una crisi etica e istituzionale della politica, che aggrava la già pesante situazione dell’economia”. Ma l’impegno Cisl sul fronte della legalità, è forte. Tanto che in questi anni, ad Agrigento, Trapani e Gela, Libera, l’associazione di don Ciotti, è stata ospitata presso le sedi sindacali e della federazione degli edili (Filca), in particolare. Quando la Carovana nacque, per dieci giorni attraversò la Sicilia “anche per sensibilizzare – fa sapere – i tanti cittadini incontrati durante il viaggio, sulla necessità di alzare la testa e lottare contro il potere mafioso”.
Ma dal 1996 la Carovana ha assunto un carattere nazionale e internazionale. Quest’anno, per 100 giorni attraverserà molte regioni europee (dalla Corsica ai Balcani) oltre a quelle italiane. Dappertutto, nel segno della lotta alle mafie e della cultura della legalità. In Sicilia, dopo il Messinese, arriverà a Palermo, nella giornata di oggi. Nella città che nei giorni scorsi ha ricordato la strage del 23 maggio 1992 e dove mafia e antimafia si fronteggiano da sempre, duramente, troverà ad accoglierla anche i vertici della locale Cisl. Poi, domani, sarà la volta di a Castellammare del Golfo (Trapani), la provincia di Matteo Messina Denaro, il boss mafioso latitante al quale inneggiava una scritta rinvenuta proprio ieri sulla parete interna di una delle due gallerie dell’autostrada Palermo-Mazara del Vallo. Con lo spray rosso, un anonimo ha scritto: “M. M. Denaro aiutami. Illumina i miei passi. Ti.V.Bene. Grazie”.
Tra le parole, che hanno suscitato sconcerto, sono stati disegnati una chiave e il simbolo dell’euro. Dal Trapanese all’Agrigentino, a Campofranco, Sutera e Bivona. Quest’ultima in particolare, ricorda Totò Montalbano, responsabile Cisl di Agrigento, è la città di Ignazio Cutrò, l’imprenditore che ha denunciato e fatto condannare gli estorsori mafiosi autori degli attentati che tra il 1999 e il 2006 avevano danneggiato i mezzi della sua impresa edile. “A Cutrò la Cisl ha dato la sua solidarietà, idem farà la Carovana”, afferma. Il corteo farà quindi tappa a Leonforte e Niscemi (Enna) e martedì 5 approderà nel Catanese. Nel capoluogo etneo, fa sapere la locale Cisl, si fermerà in prima battuta a Librino, uno dei quartieri più degradati della città. Poi dibattiti in due scuole, con esponenti di istituzioni e forze sociali. La Carovana è un’iniziativa firmata da Arci, Libera, Awiso pubblico e Cgil, Cisl e Uil. Inoltre, Banca Etica, Ucca (Unione dei circoli cinematografici Arci) e la League de l’enseignement, associazione fortemente radicata sul territorio francese. Tema che unisce tutte le tappe, è il fare società, costruire comunità mettendo al centro il valore della partecipazione e dell’educazione popolare alla legalità e alla giustizia sociale.
(da Conquiste del Lavoro)

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