EDILIZIA, LA PUGLIA FA IL PIENO DI CONTRATTI INTEGRATIVI

EDILIZIA, LA PUGLIA FA IL PIENO DI CONTRATTI INTEGRATIVI

La prima regione in Italia a firmare i contratti integrativi dell’edilizia in tutti i territori è la Puglia nonostante il calo del numero di addetti nel settore delle costruzioni. Il testo, che ha durata triennale, prevede che l’Elemento variabile della retribuzione (EVR) sia proporzionato all’andamento del settore. Ovvero debba tener conto di 5 indicatori forniti delle casse edili provinciali: numero lavoratori iscritti, monte salari denunciato, ore di lavoro denunciate, numero di imprese iscritte. L’Evr, quindi, per il territorio pugliese prevederà un salario aggiuntivo pari a circa il 3-4 % della retribuzione, e l’introduzione del finanziamento della RLST per la sicurezza e la prevenzione degli infortuni.

“Che il delicato momento economico, sociale e retributivo fosse difficile lo sapevamo da tempo” osserva il Segretario generale della Filca di Puglia, Crescenzio Gallo. “La gestione della crisi deve sempre partire dall’analisi che il sindacato affronta quotidianamente nel rapporto con i lavoratori: la precarietà, gli stipendi non riscossi, la cassa integrazione, le chiusure di imprese e il calo dell’occupazione, il lavoro irregolare e quello nero e la scarsa sicurezza”. E poi, le scelte sempre più arroganti del padronato, le manovre inique del Governo, le divisioni sindacali “un contesto – incalza Gallo – con il quale dobbiamo confrontarci e nel quale dobbiamo agire come sindacato per tutelare ogni giorno i lavoratori che rappresentiamo.” In Puglia il comparto ha perso 24mila posti di lavoro persi in due anni, lavoratori in CIGS a zero ore, calo dei finanziamenti nelle opere pubbliche, chiusura di circa il 15% delle imprese regionali. 

Il settore nonostante rappresenti il 46,4% degli addetti e contribuisce per il 10% del Pil. L’accordo raggiunto dimostra, che proprio la contrattazione integrativa rappresenta lo strumento per affrontare nel modo migliore i problemi territoriali, garantendo maggiore tutele ai lavoratori insieme a regolarità, sicurezza e concorrenza leale fra imprese. “Un risultato che testimonia l’impegno, l’esperienza e la passione dei Segretari generali nei territori, Tommaso Contaldo della Filca di Bari, Urbano Falcone della Filca di Foggia, Vito Lincesso della Filca di Taranto, Sandro Russo della Filca di Lecce, Salvatore De Fazio della Filca di Brindisi – prosegue Gallo – e solo da queste basi potranno partire nuove intese positive per i lavoratori e per il settore”.

“Il settore delle costruzioni, come ha già dimostrato in altri momenti storici, gioca un ruolo fondamentale per la ripresa dell’economia territoriale. La contrattazione di secondo livello, oltre ad essere una parte importante del CCNL, – spiegano i segretari territoriali – rappresenta per l’edilizia un elemento essenziale che assicura qualità e regolarità nel lavoro, oltre ad un indispensabile contributo alle politiche industriali necessarie per liberarsi dalle ganasce della crisi. Gli integrativi firmati non devono essere considerati come un traguardo, ma un punto di partenza per la ripresa economica del territorio”. Da un osservatorio privilegiato come quello nazionale il Segretario della Filca Domenico Pesenti considera “In una situazione come quella della Puglia, dove le difficoltà occupazionali e di lavoro sono molto forti, aver completato la contrattazione di II livello dimostra che si possono trovare energie e sinergie comuni per affrontare la crisi. Gli accordi confermano la volontà di trovare soluzioni ai problemi dei lavoratori e di trovare vie d’uscita dalla crisi, per affrontare la difficile situazione occupazionale. La contrattazione, infatti, non prevede solo aumenti salariali ma azioni comuni e concrete per affrontare i momenti di difficoltà”.

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