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ROMA, EX DIPENDENTI INTERMETRO OCCUPANO UFFICI ASSESSORATO

ROMA, EX DIPENDENTI INTERMETRO OCCUPANO UFFICI ASSESSORATO

E’in corso da questa mattina l’occupazione degli uffici dell’Assessorato alla Mobilità di Roma Capitale a via Capitan Bavastro, da parte dei 24 ex dipendenti della società per azioni Intermetro, azienda specializzata nella manutenzione della rete metropolitana che ha cessato la propria attività ed è in liquidazione. Lo dichiarano le segretarie provinciali della Feneal Uil , della Filca Cisl e della Fillea Cgil unitamente alla R.S.U. aziendale. “Il presidio unitario delle tre organizzazioni sindacali durerà sino a quando l’Assessore alla Mobilità Aurigemma e l’Assessore al Bilancio Lamanda, non daranno una risposta positiva sulla loro vertenza”dichiarano Anna Pallotta della Feneal Uil, Raffaele Galisai della Filca Cisl e Marco Carletti della Fillea Cgil.

Sino ad oggi gli Assessori Aurigemma e Lamanda non hanno dato corso agli accordi siglati per i 24 ex dipendenti Intermetro presso le società Atac e Roma Metropolitane. L’11 maggio 2010 si era raggiunto un accordo per la ricollocazione dei lavoratori con l’ex assessore ai trasporti Marchi. L’impegno a rispettare gli accordi sottoscritti dal suo predecessore è stato ribadito verbalmente lo scorso 28 febbraio dal suo successore, Aurigemma., presso la sala delle Bandiere in Campidoglio. Da allora nessuna risposta. Nonostante gli impegni assunti, per iscritto e verbalmente, e nonostante i tavoli tecnici convocati dall’Assessorato alla Mobilità, nessuno di questi lavoratori ha trovato collocazione. Siamo stanchi delle promesse,vogliamo una rapida soluzione del problema occupazionale degli ex dipendenti della società Intermetro “ dichiarano ancora Pallotta,Galisai e Carletti “mentre questi lavoratori sono puntualmente consultati dall’Atac sulla risoluzione di ogni problema tecnico sulla rete .Ventiquattro lavoratori con le loro famiglie attendono di conoscere quale dovrà essere l’epilogo di tale paradossale situazione. Cari assessori, pacta sunt servanda, i patti sono da rispettare.

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