“Esprimo la più sentita solidarietà mia personale e della Filca-Cisl nazionale a tutti i familiari di Giorgio Ambrosoli per quello che definisco senza mezzi termini un gesto di inciviltà. Averli esclusi dalla commemorazione del loro familiare in Regione Lombardia è un atto inaccettabile che si commenta da sè”.
Lo ha dichiarato Domenico Pesenti, segretario generale della Filca-Cisl, commentando la decisione di Roberto Formigoni, presidente della Regione Lombardia, di ritirare l’invito ai familiari del liquidatore del Banco Ambrosiano ucciso dalla mafia su ordine di Michele Sindona nel 1979.
Oggi, infatti, al Pirellone è in programma una commemorazione dell'”eroe borghese”.
La decisione di Formigoni sembra sia stata provocata dall’intervista rilasciata ad un quotidiano dal figlio di Ambrosoli, Umberto, nel quale chiedeva l’azzeramento della Giunta lombarda per i tanti casi di corruzione.
A Giorgio Ambrosoli è intitolato il centro di alta formazione contro le mafie di Cermenate (Como), che sorge in un immobile confiscato alla ‘ndrangheta ed è gestito dal “Progetto San Francesco”, il programma antimafie animato dai sindacati Cisl delle costruzioni (Filca), dei bancari (Fiba) e della Polizia di Stato (Siulp).