Pubblichiamo un comunicato stampa unitario di Filca-Cisl, Feneal-Uil e Fillea-Cgil della provincia di Ragusa sulla questione della realizzazione dell’autostrada Rosolini.Modica.
Ed anche la Commissione Europea guarda alla provincia di Ragusa! A distanza di poche settimane dalla inaugurazione farsa organizzata dalle scriventi sigle sindacali della autostrada Rosolini-Modica, con cui si denunciava il ritardo nella validazione della scheda grandi opere da parte della Commissione Europea, il Segretario Generale della Filca Cisl, Domenico Pesenti, che aveva concluso la manifestazione del 18 febbraio a Rosolini, nel ruolo di Presidente della FETBB (Federazione Europea dei Lavoratori dell’Edilizia e del Legno) ha sollecitato gli uffici della commissione europea per la definizione della pratica di approvazione della scheda grandi opere e ci ha dato notizia che la Direzione Generale Politica Regionale ha dato la propria approvazione ed ora la scheda passa al vaglio di altri Direzioni Generali per alcune formalità, confermandoci altresì che al massimo entro un paio di mesi sarà inviata l’approvazione definitiva.
La Scheda Grandi Progetti contiene la descrizione dell’intervento, l’analisi costi/benefici, i pareri di natura ambientale, sino a definire l’importo del cofinanziamento di € 262.433.700, con una quota comunitaria pari al 50% dell’importo. La realizzazione del tratto autostradale è già previsto nell’accordo di programma quadro (APQ) testo coordinato integrato trasporto stradale, stipulato tra il Ministero, la Regione e l’ANAS, già con una sua dotazione finanziaria.
I tre lotti originari 6, 7 e 8 sono stati unificati in un unico lotto funzionale e la relativa copertura finanziaria, tenuto conto delle diverse autorizzazioni di spesa derivanti dalla linea di intervento 1.1.2.1 del P.O. FESR 2007-2013 e dall’accordo di programma quadro stipulato tra il Ministero, la Regione e l’ANAS risulta complessivamente pari a 475.000.000,00, quale importo risultante dalla somma rispettivamente di 262.000.000,00 e 213.000.000,00.
Ricordiamo sempre che questa opera, oltre che essere importante volano di sviluppo per il territorio ibleo, rappresenta un’occupazione diretta di almeno 3.000 lavoratori e che consentirebbe pertanto al settore dell’edilizia di superare il grave momento di crisi che sta attraversando. L’impegno delle scriventi organizzazioni, e delle nostre articolazioni nazionali e regionali, non verrà meno nel seguire con attenzione le procedure burocratiche che ci separano dalla gara d’appalto.