“La brusca flessione della produzione industriale a gennaio, scesa del 2,5% su dicembre e dell’1,9% sul trimestre precedente, conferma con tutta evidenza come l’economia italiana si stia avviando verso un tunnel recessivo, dopo la ripresa del 2010 e la stagnazione sperimentata lo scorso anno”. Lo dichiara in una nota Luigi Sbarra, Segretario confederale della Cisl, commentando i dati Istat di oggi sulla produzione industriale. “Si fa sentire pesantemente la contrazione della domanda interna, in tutti i comparti, in particolare quello dei beni di consumo durevoli, crollati del 12.9% rispetto al gennaio scorso- continua Sbarra”.
“E’ questo l’effetto atteso delle manovre di riequilibrio dei conti pubblici del 2011, che tuttavia si sta rivelando ben più grave delle previsioni ufficiali. L’impennata del 49,1% della cassa integrazione a febbraio, dopo l’inversione di tendenza degli ultimi quattro mesi del 2011, è segno di un nuovo stato di sofferenza dei settori produttivi, già attraversati da intensi processi di crisi e ristrutturazioni aziendali. La base industriale italiana rischia oggi di ridursi ulteriormente. Occorre quindi porre grande attenzione alla salvaguardia del nostro patrimonio industriale e dell’occupazione relativa, per non compromettere la crescita anche negli anni futuri”.
“La CISL- conclude Sbarra- è determinata ad incalzare il Governo perché sia avviata, finalmente, una fase di crescita, sostenendo la domanda interna, con sgravi fiscali ai redditi da lavoro, colpiti anche dall’inflazione e l’avvio deciso di una politica industriale e creditizia di valorizzazione dei settori e comparti innovativi che dimostrano, ancora oggi, grande vitalità e capacità d’esportazione”.