È un accordo importantissimo quello firmato oggi in Prefettura a Milano: il Prefetto, l’amministratore delegato di Expo 2015, Assimpredil, la Direzione territoriale del lavoro, i sindacati Cgil, Cisl e Uil, più le categoria dell’edilizia Filca, Feneal e Fillea, hanno infatti sottoscritto un protocollo di legalità per Expo 2015 (clicca per visualizzarlo), che introduce una serie di obblighi per evitare le infiltrazioni mafiose nella realizzazione delle opere, che prevedono milioni di euro di investimenti.
In particolare l’accordo, firmato alla presenza del Ministro dell’Interno Anna Maria Cancellieri, e dei tre segretari generali nazionali delle categorie edili, prevede la rescissione del contratto a tutte le aziende che non passano le verifiche antimafia e a chiunque non denuncia tentativi di estorsione o minacce, il monitoraggio di tutti i mezzi e del personale che entrano nei cantieri, la tracciabilità dei flussi finanziari e quella dei flussi di manodopera.
Tutta la procedura prevista dai 12 articoli sarà on-line, eliminando così passaggi troppo burocratici e creando anche una anagrafe degli esecutori, cioè di tutte le aziende coinvolte nel progetto dell’esposizione mondiale, che potrà essere consultata dalle forze dell’ordine. E in tutti i contratti, inclusi quelli di subappalto, sarà apposta una clausola che prevede la rescissione del contratto se, dopo la firma, i controlli antimafia risulteranno positivi. Tutte le aziende che partecipano alle gare d’appalto dovranno firmare una dichiarazione in cui si impegnano a denunciare pressioni, minacce o tentativi di estorsione. C’è poi una attenzione particolare per settori delicati come lo smaltimento dei rifiuti, il movimento terra e il trasporto del materiale in discarica. E per quanto riguarda i lavori, si prevede anche un settimanale di cantiere con tutte le indicazione dei mezzi e del personale che entrano ed escono, verificando anche la proprietà di tutti i veicoli.
Per Domenico Pesenti, segretario generale della Filca-Cisl, “il protocollo rappresenta un importante passo in avanti verso la tutela della leale concorrenza tra le imprese, a vantaggio di quelle regolari. Dove ci sono euro pubblici in ballo – ha sottolineato – è necessario ancor di più effettuare controlli rigorosi e prevedere procedure ben precise per la regolarità e la legalità del mondo del lavoro”. I sindacati hanno sottoscritto l’articolo 11 del protocollo, che prevede il tracciamento dei flussi di manodopera per contrastare le possibili infiltrazione della criminalità organizzata nel ciclo di realizzazione dell’opera ed in particolare nel reclutamento dei lavoratori.
In particolare l’articolo 11 prevede la costituzione di un apposito tavolo di monitoraggio presso la Prefettura milanese. A firmarlo, tra gli altri, Danilo Galvagni e Francesco Bianchi, segretari generali rispettivamente della Cisl di Milano e della Filca provinciale.