ART.18, BONANNI: “DIPONIBILI A ROBUSTA MANUTENZIONE, MA ESECUTIVO CONFERMI CHE IMPIANTO NON SI TOCCA”

ART.18, BONANNI: “DIPONIBILI A ROBUSTA MANUTENZIONE, MA ESECUTIVO CONFERMI CHE IMPIANTO NON SI TOCCA”

“Sull’articolo 18 si può discutere di alcune inefficenze ma nessuna modifica per una norma che è un freno agli abusi”. Cosi’ il leader Cisl, Raffaele Bonanni, dai microfoni di Agora’, su Rai 3, si dice disponibile ad una “una robusta manutenzione” dell’articolo 18 purche’ “l’esecutivo confermi che l’impianto non si tocca”. ”Il presidente Monti, in questi giorni, non parla di tasse, di petrolieri, di banche lasciando intendere che l’articolo 18 dovrebbe risolvere tutti i problemi. Ma non e’ così, l’abolizione dell’articolo 18 non può dare occupazione o rilancio dell’economia, inoltre rappresenta una importantissima tutela antiabusi. Meglio che si affermi con forza che l’articolo 18 si mantiene per poi revisionare alcune inefficienze – ha detto Bonanni riconoscendo che in sede giudiziaria ci sono dei problemi come ad esempio le lungaggini dei processi dove si può intervenire con norme che riducano drasticamente i tempi.

“Allora discutiamo su questo. Proponiamo delle cause veloci per i licenziamenti”. Rispondendo poi all’osservazione di uno spettatore secondo cui sull’articolo 18 per il sindacato finirà come con il caso Fiat, con una spaccatura, Bonanni ha sottolineato: “Per evitare sconfitte nella trattativa sul mercato del lavoro il sindacato deve rimanere unito. Tutti sappiano bene che le trattative sono cose complicate, la situazione nel Paese non è delle migliori, la condizione economica è pessima. Per questo non dobbiamo dare il fianco a coloro che vogliono strumentalizzare questa situazione per chiudere i conti del passato, questo la Cisl non lo permetterà mai. Ecco perchè facciamo delle proposte e se sono serie gli imprenditori e i governanti non possono che discuterne. Sono convinto che il buon senso porterà tutti a trovare delle soluzioni condivise. C’è la possibilita’ di un’intesa anche tra sindacati sulla riforma del mercato del lavoro” – ha concluso.

(dal sito www.conquistedellavoro.it)

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