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MONTI: “SUBITO IL PATTO FISCALE EUROPEO”

MONTI: “SUBITO IL PATTO FISCALE EUROPEO”

“L’Italia deve giocare un ruolo attivo per ricondurre l’Europa sulla strada della stabilità e della crescita. Abbiamo già avuto modo in precedenti occasioni di riferire sull’indirizzo della politica europea dell’Italia, possiamo farlo oggi dopo aver compiuto alcuni passi concreti”. È quanto ha affermato il premier Mario Monti aprendo l’informativa alla Camera sui recenti sviluppi in ambito europeo legati alla crisi finanziaria. “Per noi è fondamentale contare sull’indirizzo e sul contributo del Parlamento – ha proseguito – è molto importante che ci sia dietro l’azione del governo, ma vorrei dire sopra e prima dell’azione del governo, l’orientamento del Parlamento su questi temi”. “L’Italia deve dare e confermare, nella realtà e nelle apparenze, l’immagine di un Paese maturo che non cede di un millimetro sulla linea del rigore, evitando però di cadere preda di un formalismo eccessivo”.
“Tutto si tiene, tutto è legato, non è escluso che la stessa Bce, nelle cui decisioni non possiamo entrare, dopo che sarà stato acquisito a livello costituzionale l’accordo su fiscal compact a livello europeo, che include anche la trasposizione in termini di regola di pareggio di bilancio in Costituzione, una volta insomma che il contesto europeo sarà strutturalmente disciplinato sul bilancio, può darsi che la Bce nella sua indipendenza, si senta più rilassata”, ha confermato il presidente del Consiglio, Mario Monti. “Poter archiviare, per cominciare ad applicare il trattato sul fiscal compact – ha aggiunto Monti – ci darà maggiori possibilità di concentrarci sugli obiettivi di crescita su cui in varie occasioni in futuro vorrei poter sollecitare e ottenere il contributo del parlamento per dare concretezza e articolazione alle proposte italiane per la crescita”.
Intanto successo per l’asta di Bot: il Tesoro ha collocato titoli per 12 miliardi con rendimenti più che dimezzati. Nel dettaglio il Tesoro ha collocato 8,5 miliardi di euro con un rendimento lordo del 2,735% (a inizio mattina titoli a scadenza analoga erano scambiat sul mercato secondario con un rendimento del 3,5%), quasi dimezzato rispetto al 5,95% registrato a meta dicembre 2011 e ai minimi dallo scorso giugno. La domanda è stata pari a 12,5 miliardi, ovvero 1,47 volte l’offerta (contro 1,92 di dicembre). E lo spread, il differenziale di rendimento tra BTp decennali e Bund tedeschi equivalenti scende fortemente a 472 punti.
(dal sito www.conquistedellavoro.it)

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