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GENOVA, "A COSA SERVONO LE MANI PULITE SE SI TENGONO IN TASCA?"

GENOVA, "A COSA SERVONO LE MANI PULITE SE SI TENGONO IN TASCA?"

Le mafie hanno messo radici anche in Liguria. La società civile ha il dovere di chiedersi cosa si può fare per affiancare la quotidiana lotta delle forze dell’ordine e della magistratura. Occorre trovare il coraggio di dire no alle lusinghe dei clan e tagliare i rapporti che consentono ai criminali di infiltrarsi nel tessuto sano dell’economia. Il Progetto San Francesco (fondato da Filca Cisl, Fiba Cisl e Siulp per promuovere la cultura della legalità tra i lavoratori) e Libera, impegnati in questa difficile ma cruciale battaglia sociale, presenteranno la loro “esortazione civile contro le mafie” giovedì 24 novembre a Genova (ore 16:00 presso la Sala delle Grida del Palazzo della Borsa, in Piazza De Ferrari) in un incontro cui prenderanno parte Domenico Pesenti, segretario generale della Filca-Cisl nazionale, Michele Prestipino, procuratore aggiunto della Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria, e Anna Canepa, magistrato della Direzione nazionale antimafia. Il sindaco Marta Vincenzi e il questore Massimo Mazza porteranno i saluti della città di Genova.

“Il campo di battaglia delle mafie è la conquista delle imprese in difficoltà, soprattutto in edilizia – spiega Salvatore Teresi, segretario generale Filca Cisl Liguria – Noi siamo pronti a combattere e a vincere la guerra, respingendo gli appetiti criminali e serrando la rete sociale attraverso la responsabilità sociale. Le mafie si sono radicate al nord in virtù di un silenzio omertoso di convenienza che negli anni è cresciuto ma che oggi, grazie al lavoro eccezionale della magistratura e delle forze investigative, comincia a rompersi. Serve un nuovo patto sociale contro le mafie, a iniziare da una formazione civica strategica, per continuare con nuove politiche del credito alle piccole e medie imprese, con un welfare sostenibile che metta al centro la persona e la dignità sociale, attraverso una rete di crediti agevolati per chi denuncia, le white list delle imprese meritevoli con un sistema di premialità per concorrere agli appalti come consente la legge, anche attraverso l’offerta socialmente ed economicamente più vantaggiosa. Il nostro contributo è il Progetto San Francesco che mette  insieme i sindacati dell’edilizia, dei bancari e della polizia e la Cisl stessa”.

Alessandro De Lisi, direttore del centro studi contro le mafie “Progetto San Francesco”, aggiunge: “Con Libera ligure, con la CISL, con la Camera di Commercio di Genova, con gli studenti di AIESEC e con le Isituzioni del territorio,  esprimiamo sostegno e collaborazione a magistrati come Prestipino e Canepa, impegnati in prima linea nella lotta alle mafie. Chiediamo al Governo Monti la cancellazione dei debiti bancari – lo facciano innanzitutto le banche per dignità – sui beni confiscati da restituire pienamente e gratuitamente alla società: è infatti ingiusto che questi debiti gravino su chi li riceve in uso per il bene comune”. “Ora lavoreremo per ricevere un bene confiscato – sottolinea De Lisi – dove aprire la sede del Centro Studi del Progetto anche in Liguria, con il sindacato al centro ed aperto alla società, per approfondire un tema per noi urgente : lo sviluppo etico del paesaggio abbinato a nuove forme di welfare sussidiario e territoriale”.

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