La Filca Cisl di Asti, insieme con la Filca Regionale piemontese e con la Cisl di Asti, di fronte al protrarsi della congiuntura negativa che investe l’economia del territorio astigiano e del settore edile in particolare, ha organizzato un’iniziativa dal titolo “Una nuova edilizia per il rilancio del settore edile e lo sviluppo del territorio”.
L’iniziativa si terrà il 9 dicembre 2011, a partire dalle 14.30 presso il Centro Culturale San Secondo in Via Carducci 22/24 ad Asti, con la partecipazione di rappresentanti del mondo dell’impresa edile (ANCE, API, Confartigianato), degli Enti Territoriali (Cassa Edile di Asti), delle Istituzioni (Provincia, Regione Piemonte), della politica e del Segretario Generale della Cisl di Asti. Sono inoltre previsti un contributo di un giornalista del Sole 24Ore e degli studiosi della Fondazione Giovanni Goria. Concluderà i lavori il Segretario Generale della Filca Cisl Piemonte, Piero Donnola.
“L’obiettivo – spiega il Segretario Generale della Filca Cisl di Asti, Gerlando Castelli – è quello di sollecitare un immediato rilancio del settore edile nella nostra provincia, il cui stato perdurante di crisi ha già messo in ginocchio i lavoratori, nostri associati, le imprese del nostro territorio, e rischia di compromettere il futuro economico dell’area”
Un rilancio che può essere realizzato, secondo la proposta di Gerlando Castelli, attraverso un cambiamento radicale del modo di fare edilizia, puntando su qualità e innovazione, per aggredire quelle nuove nicchie che il mercato edile offre (edilizia ecosostenibile, riconversione dei fabbricati pre-esistenti a regime di basso consumo energetico, ecc.) prima che siano altri a farlo. Un cambio di paradigma che nella provincia di Asti, che ha nel suo territorio una delle principali risorse (turismo, eno-gastronomia), apporterebbe un ulteriore valore aggiunto.
“Per fare questo – prosegue Castelli – è necessario, oltre ad un piano d’incentivazione che vada in questa direzione, favorire la specializzazione delle imprese, implementando la formazione professionale e la ricerca (potenziando la Scuola edile e creando sinergie con l’Università), stimolando le imprese del territorio a fare rete tra loro con l’ambizioso, ma non impossibile obiettivo di costituire nella provincia di Asti un distretto della nuova edilizia che possa rappresentare un’immediata risposta all’attuale crisi, ma anche costituire un patrimonio futuro di conoscenze e competenze da esportare. Sollecitare il rilancio – conclude – significa però promuovere uno sviluppo che sia “partecipato” e sano: realizzato nella legalità e che tenga conto della sicurezza e delle condizioni dei lavoratori”.