La Cisl di Caltanissetta esprime il proprio plauso alla magistratura per l’importante sentenza di condanna nei confronti dell’imprenditore Pietro Di Vincenzo, perché ogni giudizio che riafferma il principio della legalità rafforza la cultura dello Stato di diritto e del rispetto delle norme che stanno alla base dell’ordinamento giuridico e del vivere civile.
Già in passato la Filca Cisl provinciale, con il suo segretario provinciale Francesco Iudici, aveva puntato i riflettori sul triste fenomeno della cresta sugli stipendi dei lavoratori edili. La Filca Cisl si è posta anche un interrogativo: sarà un caso isolato quello riguardante l’impresa Di Vincenzo o ci sono lavoratori di altre aziende costretti a subire lo stesso trattamento senza poter far valere il loro diritto per paura di ritorsione?
La Filca Cisl lancia il suo appello a tutti i lavoratori edili della provincia a rivolgersi presso le strutture della Federazione, anche in forma anonima, per denunciare ogni forma di violazione di natura contrattuale. Alla magistratura e alle forze dell’ordine è rivolta tutta l’attenzione del gruppo della Cisl di Caltanissetta, della Filca Cisl Sicilia con il segretario generale Santino Barbera e della Cisl siciliana con il proprio segretario generale Maurizio Bernava. “L’esemplare condanna inflitta a Pietro Di Vincenzo, l’imprenditore che taglieggiava i suoi dipendenti, segna una svolta – ha dichiarato il numero uno regionale Cisl durante l’attivo dei delegati Cisl dei settori chimico e dell’energia che si è svolto a Caltanissetta – il cui significato di liberazione dell’economia, dall’oppressione mafiosa, varca i confini della Regione”. Il segretario generale della Cisl siciliana, ha ricordato che la larga alleanza di forze economiche e sociali ha fatto, a Caltanissetta, della mobilitazione per la legalità, una leva di sviluppo”.
“C’è una rinnovata consapevolezza delle parti sociali in provincia di Caltanissetta –commenta il segretario regionale della Filca Cisl Santino Barbera – nel fare fronte comune per impedire in edilizia forme di illegalità e di lavoro nero. Il fenomeno del pagamento del lavoratore a giornata e non con il rispetto delle paghe contrattuali, purtroppo, sta diventando un uso comune in edilizia su tutto il territorio regionale e si sta esasperando per la mancanza di lavoro a causa della crisi.
Abbiamo l’obbligo di sensibilizzare i lavoratori che subiscono, di denunziare tale fenomeno al fine di non far passare un atto illegale come la cresta sullo stipendio, come una conseitudine di settore. La Cisl propone perciò di alzare un argine contro tutte le mafie, prima dell’avvio dei cantieri, con protocolli di legalità con tutte le committenti”.